Calcio e Finanza
·10. November 2025
Accusa di evasione fiscale per i contratti dei calciatori: assolto l’agente Ramadani

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·10. November 2025

È stato assolto con la formula “perchè il fatto non sussiste”, Fali Ramadani, il procuratore di calciatori macedone, tra i più noti al mondo nel suo settore, imputato per evasione fiscale per circa 6 milioni di euro in relazione ai contratti di acquisto o vendita, tra il 2018 e il 2022, di Dusan Vlahovic, Federico Chiesa, Miralem Pjanic, Kalidou Koulibaly, Ivan Perisic, Ante Rebic e altri.
A deciderlo è stato oggi la gup Nora Lisa Passoni, al termine del processo in abbreviato in cui ha mandato assolto pure un collaboratore di Ramadani che era finito nei guai in seguito a una inchiesta dei pm Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Gdf: l’accusa era di aver omesso di dichiarare al Fisco italiano compensi professionali per quelle operazioni di compravendita. Compensi sui quali avrebbe dovuto pagare le imposte al fisco italiano.
In aula i due pubblici ministeri, che lo scorso settembre hanno chiesto l’assoluzione “perchè il fatto non costituisce reato”, ravvisando la mancanza del dolo, hanno però sostenuto che Ramadani non avrebbe avuto la consapevolezza della presunta violazione delle norme che sarebbe avvenuta, in particolare, tramite l’irlandese Primus Sports Consultancy Ltd. Stamane, invece, la giudice Passoni, che depositerà le sue motivazioni entro 70 giorni, ha condiviso la linea della difesa, rappresentata dagli avvocati Armando Simbari dello studio Simbari Avvocati e Ilaria Curti.
“Siamo soddisfatti per l’esito – hanno dichiarato – in quanto sancisce che non è configurabile alcuna stabile organizzazione occulta” e quindi l’assoluzione ha riguardato la vicenda nel merito. Il manager, nel frattempo, ha chiuso il fronte amministrativo-tributario versando al Fisco oltre 2,5 milioni e ha aperto una società in Italia.









































