Babacar, l’ex Fiorentina si racconta tra passato e presente. Sentite cosa ha detto la punta | OneFootball

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·1. Dezember 2025

Babacar, l’ex Fiorentina si racconta tra passato e presente. Sentite cosa ha detto la punta

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Babacar e la Fiorentina: una storia d’identità e appartenenza

Khouma El Babacar non ha mai nascosto il suo legame speciale con la Fiorentina. Per l’attaccante senegalese, Firenze non è soltanto il luogo dove è cresciuto calcisticamente, ma una vera e propria casa. Quando parla della sua esperienza in viola, lo fa sempre con orgoglio, sottolineando di sentirsi “fiorentino al 100%”. La Fiorentina gli ha dato la possibilità di maturare, di sbagliare, di imparare e soprattutto di sentirsi parte di una famiglia.

Tra i momenti che Babacar ricorda con maggiore emozione ci sono alcune delle sue partite più iconiche al Franchi: la doppietta all’Inter in un match spettacolare e il gol al novantesimo contro il Palermo. Sono episodi che lo hanno fatto entrare nel cuore dei tifosi della Fiorentina, che lo hanno sempre sostenuto anche nei periodi più difficili.


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Il legame con la Fiorentina vive anche attraverso i rapporti umani costruiti negli anni. Babacar parla con affetto dei compagni con cui ha condiviso lo spogliatoio, da Federico Chiesa a Josip Iličić. Anche se oggi le loro strade calcistiche si sono divise, il ricordo di quel gruppo resta molto forte. Ancora più intenso è il sentimento legato a Davide Astori, capitano e punto di riferimento della Fiorentina: per Babacar, la sua perdita è stata come quella di un fratello.

La sua crescita in viola è stata segnata anche da allenatori diversi tra loro. Da una parte c’era Sinisa Mihajlovic, che provava a forgiare in lui un carattere aggressivo, da “guerriero”. Dall’altra Stefano Pioli, più riflessivo e calmo, un modo di essere in cui Babacar si è sempre riconosciuto maggiormente. Il rapporto con entrambi, però, lo ha aiutato a comprendere meglio sé stesso e a capire cosa voleva essere come calciatore della Fiorentina.

Oggi Babacar guarda indietro con grande gratitudine. Sa che la maglia viola ha segnato la sua vita e la sua carriera come nessun’altra. Firenze lo ha accolto da ragazzo e lo ha visto diventare uomo. Per questo, ogni volta che parla di passato, il suo pensiero torna sempre alla stessa certezza: la Fiorentina resterà per sempre la sua casa calcistica, il luogo che più di ogni altro lo ha reso il giocatore e la persona che è oggi.


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