Calcionews24
·16. Oktober 2025
Bale svela: «Fin da subito mi sono chiesto come sarebbe stata la mia vita dopo il calcio. Molti conducono una vita lussuosa ma io…»

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Dire addio al calcio non è mai semplice, soprattutto per chi ha calcato i palcoscenici più prestigiosi. Gareth Bale, icona del Real Madrid e simbolo del Galles, ha raccontato le difficoltà legate al ritiro e l’importanza di una consapevole gestione del patrimonio accumulato negli anni da professionista.
Appeso definitivamente gli scarpini nel 2023, a soli 34 anni, Bale lascia alle spalle una carriera da fuoriclasse e da uno degli atleti più pagati al mondo: oltre 170 milioni di euro guadagnati durante la sua avventura madrilena, iniziata con il trasferimento record dal Tottenham. Dopo l’esperienza spagnola, ha chiuso il suo percorso nella MLS e con la nazionale, salutando il calcio giocato dopo i Mondiali in Qatar.
Oggi il gallese affronta il futuro con prudenza e visione. È impegnato in diversi progetti imprenditoriali, come locali a tema minigolf, collabora come opinionista nelle trasmissioni televisive dedicate alla Champions League e mantiene contatti con il Cardiff City, il club della sua città natale.
Dalle incertezze del post-carriera a una gestione oculata del presente, Gareth Bale rappresenta un esempio concreto di come pianificare con intelligenza il futuro possa fare la differenza, anche dopo aver lasciato il grande calcio.
Bale nel corso di un’intervista a Front Office Sports, ha parlato dell’addio al calcio: «È sempre stata una cosa che mi spaventava. Si leggono tante storie di atleti che, una volta appesi gli scarpini al chiodo, si ritrovano senza un soldo, in bancarotta. Molti conducono una vita lussuosa senza pensare al domani, ma io ho cercato di evitare quella trappola. Fin da subito mi sono chiesto come sarebbe stata la mia vita dopo il calcio».
All’Ansa ha poi affermato: «Una volta finita la carriera non ricevi più uno stipendio. Devi ricostruire una vita. Ho sempre cercato di diversificare i miei investimenti. L’idea era semplice: se uno falliva, non perdevo tutto».