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·13. Januar 2025
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Alessandro Bastoni si racconta in una lunga e profonda intervista rilasciata al canale Vivo Azzurro TV. Dagli esordi ai momenti importanti della sua vita, le parole del difensore dell’Inter.
LA GAVETTA – Alessandro Bastoni si apre in una lunga intervista rilasciata ai canali della Nazionale azzurra: «Si diventa Alessandro Bastoni imparando tanto da esperienze come l’Europeo del 2021, dove ho fatto la gavetta dietro a vere e proprie icone nel mio ruolo. La vittoria dell’Europeo è stato il coronamento di tanti sacrifici fatti da bambino. Ho avuto la possibilità di viverlo, anche se non in prima persona perché avevo davanti due totem come Chiellini e Bonucci, che mi hanno insegnato tanto».
IL PAPÀ – Alessandro Bastoni sul suo esordio dichiara: «Ero un bambino molto timido e riservato. Ho avuto la fortuna che il papà di una mia compagna di classe era un osservatore dell’Atalanta, mi portò a fare un provino e andò bene. Mio padre ha sempre avuto grandi qualità a livello calcistico, forse gli è mancata la testa. Per questo non voleva che facessi il suo stesso errore, scherzando diceva che a livello qualitativo era più forte di me. Dopo il mio esordio in Serie A gli ho fatto presente che non avrebbe più potuto dirmelo».
I CHILOMETRI – Alessandro Bastoni prosegue parlando di suo papà: «Mio padre è stato fondamentale nel mio percorso. Giocando all’Atalanta dovevo fare 130 chilometri all’andata e altri 130 a tornare, ha sempre fatto da taxi. Senza di lui anche a livello pratico non sarei riuscito a fare quello che sto facendo».
UN CONSIGLIO – Alessandro Bastoni conclude: «Partire dall’Under 15 e arrivare qui è stato un viaggio lungo e tortuoso, in mezzo sono successe tantissime cose. A un ragazzino che sta iniziando adesso consiglierei di non mollare perché anche io ho avuto difficoltà: in Under 16 e Under 17 ci sono stati momenti in cui non giocavo».