Bologna, i primi mesi di Rowe: sprazzi di talento per il classe 2003 | OneFootball

Andiamo ad analizzare gli acquisti estivi del Bologna di Vincenzo Italiano: i numeri dell’esterno arrivato dal Marsiglia

Tra i giocatori più interessanti arrivati in Serie A all’esterno c’è Jonathan Rowe. L’esterno classe 2003 è stato il giocatore più pagato nella storia della società con più di venti milioni di euro spesi, anche per via di un Europeo Under 21 che ha siglato il gol nella finalissima contro la Spagna e una competizione ad altissimi livelli che lo hanno portato nel radar dei top club.

Bologna, i numeri di Rowe nei primi mesi

Il giocatore era chiamato a raccogliere la pesante eredità di Ndoye. L’esterno classe 2003 nella prima metà di anno ha collezionato 14 presenze e il gol contro il Parma. Dei numeri che però non raccontano il talento che si sta sempre più vedendo del giocatore inglese.

La sua abilità nel dribbling stretto hanno portato più volte il Bologna vicino al gol. Una soluzione che con l’addio di Ndoye serviva al Bologna e che Cambiaghi e Ndoye stanno sempre più dando alla formazione vincitrice della passata Coppa Italia.

Bologna, dicembre shock: i numeri non mentono. Bologna Sport News (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images Via OneFootball)

Bologna, le dichiarazioni di Rowe nei primi mesi in Italia

Ai microfoni della Gazzetta dello Sport Rowe ha parlato del suo ambientamento in Italia: “Andiamo avanti passo dopo passo e ogni passo che facciamo ci porta sempre più in alto e a creare storia. Sta agli altri dirlo se siamo big o no, noi dobbiamo continuare su questa strada”.

Sul successo in estate con l’Inghilterra: “Il titolo con l’Inghilterra mi ha messo voglia di vincerne altri. Se vincessimo la Supercoppa sarebbe il primo trofeo nazionale di club, vorrei scrivere la storia con il Bologna. Il nostro segreto? L’ambiente. Quando sono arrivato tutti sono stati molto carini. Parliamo di un ambiente che sa anche scherzare, c’è una bella atmosfera davvero. E conta tantissimo. Tutti sono professionali e concentrati. Questo aiuta a rendere al meglio in campo”.