Calcionews24
·27. Dezember 2025
Bright parla dell’Inter Miami: «Tutto è iniziato con un messaggio ricevuto su Instagram, devo ancora realizzare veramente quello che è accaduto. Adesso gioco con Messi, Busquets e Jordi Alba»

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Nell’agosto 2020, in piena pandemia, Yannick Bright ha preso la decisione che gli ha cambiato la vita: lasciare l’Arconatese in Serie D per trasferirsi negli Stati Uniti, conciliando calcio e studio. Cinque anni dopo, è campione MLS con l’Inter Miami, il terzo italiano a riuscirci dopo Giovinco e Chiellini. Compagno di squadra di Lionel Messi, Sergio Busquets e Jordi Alba, Bright racconta la sua favola a stelle e strisce in questa intervista a La Gazzetta dello Sport.
UN SUCCESSO INCREDIBILE «Devo ancora realizzare veramente quello che è accaduto. Vincere insieme a Leo è qualcosa di incredibile. Se me lo avessero detto qualche anno fa non ci avrei creduto. Abbiamo festeggiato insieme alle famiglie in un attico di Miami. Peccato solo che i miei genitori non siano venuti alla festa: per loro era troppo tardi…» (ride).LA SCELTA AMERICANA «Tutto è iniziato con un messaggio ricevuto su Instagram nel 2020 quando giocavo all’Arconatese. In quel momento sentivo di dover cambiare vita e insieme ai miei genitori abbiamo deciso di fare questo salto nel vuoto. Ora posso dire che è stata la decisione migliore della mia vita. Ho sempre dato molta importanza alla scuola perché non sapevo come sarebbe andata con il calcio».MESSI «Leo è una persona molto umile con un’aura incredibile. Ricordo che la prima volta che l’ho visto sono quasi svenuto, nonostante avessi cercato di prepararmi mentalmente prima del suo arrivo. Si è presentato come una persona qualsiasi, è un leader dentro e fuori dal campo, prima delle partite sa sempre trovare le parole giuste per motivarci. Un professionista modello, con una cura maniacale per i dettagli. È un ragazzo tranquillo, ma in campo si trasforma in un animale, a 38 anni e dopo tutto quello che ha vinto non vuole mai perdere neanche in allenamento. In spogliatoio poi ha un’ottima relazione con tutta la squadra».IL RAPPORTO CON LEO «Un buon rapporto da compagni di squadra: parliamo tantissimo di calcio, mi racconta della sua famiglia e mi chiede della mia. È stato di grande aiuto in questi due anni sia dentro che fuori dal campo. Mi ha raccontato che gli piace l’Italia e delle sfide che ha giocato a San Siro. Quando vinse con il Barcellona contro il Milan nel 2011, c’ero anch’io sugli spalti, grazie a mio fratello che giocava nelle giovanili».IL LEGAME CON BUSQUETS «Sergio Busquets è quello che mi è stato più vicino: giochiamo nello stesso ruolo e ha cercato di farmi assimilare il suo stile, anche se siamo due giocatori completamente diversi. Lui è molto più tecnico, mentre io sono più grintoso… Giocare come lui è quasi impossibile (ride). Io e lui parliamo molto di football americano e giochiamo assieme in una lega di fantafootball. Mi mancherà tantissimo ora che si è ritirato».MASCHERANO E BECKHAM «Mascherano è molto bravo a livello umano, riesce a mettersi sullo stesso piano dei giocatori. Mi chiede di mettere in campo la mia grinta per compensare la perdita delle qualità tecniche di Sergio. Beckham è un vero leader, molto presente: prima delle partite viene sempre a caricarci uno per uno».IL FRATELLO KEVIN E IL MILAN «Abbiamo un bellissimo rapporto, lo seguo spesso nonostante la distanza. Grazie a lui in famiglia siamo tifosi del Milan. Sarebbe bello un giorno giocare insieme o affrontarci da avversari».
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