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·29. März 2025
Cagni: «La Sampdoria ha le qualità per potersi salvare, ma servono queste tre caratteristiche. Ecco la cosa che più mi ha stupito» – ESCLUSIVA

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Riparte dal match casalingo contro il Frosinone il cammino della Sampdoria verso la salvezza nel campionato di Serie B. Per i blucerchiati si tratta di uno scontro diretto da non sbagliare quello in programma domani pomeriggio al Ferraris contro i giallazzurri di mister Paolo Bianco, reduci da tre vittorie consecutive. I doriani invece cercano il success che manca dallo scorso 8 febbraio (1-0 contro il Modena), dopo quattro pareggi consecutivi. Di questo e molto altro ha parlato Luigi Cagni, ex tecnico doriano, in esclusiva ai microfoni di SampNews24.com.
Capitolo salvezza: la Sampdoria si gioca tutto in queste ultime otto partite di campionato, cosa si aspetta dai blucerchiati?
«La Sampdoria ha le qualità per potersi salvare perchè qualitativamente i giocatori li ha. Quindi deve tirare fuori qualità, correre tanto avere qualità e ritmo soprattutto quando giochi in casa. Se tu fai tutto questo il pubblico non ti fischia sicuramente».
In questa travagliata stagione, la Sampdoria ha cambiato ben tre allenatori: come giudica l’operato della società?
«Una squadra qualsiasi essa sia che cambia tre allenatori ha dei problemi, su questo non ci sono dubbi. Lo han capito bene sin all’inizio come va gestita una società soprattutto importante come la Sampdoria, in riferimento a questo c’è il discorso generico che a otto partite dalla fine fanno risultati le squadre che stanno bene a livello mentale e fisico, oltre ad avere qualità tecniche che i blucerchiati hanno. La cosa che mi ha stupito fino ad oggi che forse non si e capito che squadra giocano e allenano perchè la Sampdoria ha una grande storia e Marassi è uno stadio unico ed eccezionale, secondo il mio punto di vista. Qualsiasi squadra tu alleni. Io le ho allenato tutte e due quindi per me entrare a Marassi è una cosa unica, allora da giocatore devi solo andare in campo, e anche l’allenatore deve preparare la squadra che deve correre 90 minuti. Uno ha la partita solo a settimana quindi non vedo perchè non possano correre per un’ora e mezza, non riesco a comprendere, non solo la Sampdoria, ma il calcio in generale»
Uno sguardo alla Serie A, secondo lei chi la spunterà tra Napoli e Inter? Quanto potrebbe pesare il percorso in Champions League e in Coppa Italia dei nerazzurri?
«L’Inter ha ancora tre competizioni e quindi è la squadra che dovrà giocare più gare da qui alla fine e quindi ha la possibilità di fare bene ovunque perchè ha 25 giocatori di grandissima qualità. Non ha delle riserve, ogni giocatore dell’Inter, e questa è la preparazione di 4 anni di Inzagh quindi è una cosa che si costruisce ed è il motivo per cui certe società non capiscono che la costruzione è determinante. Infatti Inzaghi ha vinto lo scudetto il terzo anno di allenamento e quindi ci vuole del tempo».
Sempre restando nel massima serie italiana, come vede la corsa al quarto posto?
«Chi sta meglio arriverà al quarto posto. Le squadre sono queste, adesso la Juventus ha cambiato e quindi probabilmente farà un po’ meglio perchè le qualità della squadra ci sono e allora sarà una bella lotta perchè ci sono squadre che stanno benissimo come il Bologna e quindi può succedere di tutto».
Un’ultima domanda sulla Nazionale: come giudica le prestazioni fornite dall’Italia nel doppio impegno di Nations League contro la Germania? E quali sono le sue sensazioni in vista delle partite di qualificazione ai Mondiali 2026?
«La Nazionale è in una situazione delicata perchè fa parte di un momento in cui ci sono 35 giocatori. Pensa se noi possiamo essere una nazione che ha solo 35 giocatori perchè chiunque potrebbe fare il selezionatore come discorso di convocazione. Poi è chiaro che Spalletti ha l’esperienza per poter allenare quindi ci vogliono altre qualità, però questa è la realtà. Gli italiani sono questi quindi noi possiamo fare solo quello che stiamo facendo, il fatto di prendere il secondo gol come quello contro la Germania non esiste al mondo, quindi questo vuol dire che abbiamo giocatori che vivono in un altro mondo, perchè se uno fa un errore di questo tipo che nemmeno all’asilo si può fare vuol dire che c’è qualcosa che non va nei calciatori perchè non è che l’allenatore deve insegnare una cosa di questo tipo, te la devono insegnare nel settore giovanile che quando tirano un corner o punizione tu devi guardare la palla. Questa è la realtà. Vedremo quello che succederà perchè poi ci sarà la qualificazione al Mondiale e vedremo il girone, abbiamo le qualità per qualificarci. Abbiamo un campionato che ha ritmi molto bassi quello è anche un problema, per cui facciamo un tempo soltanto, questa è la realtà dei fatti. Il nostro campionato è lento e abbiamo difficoltà in Nazionale e nelle coppe».
Si ringrazia Luigi Cagni per la disponibilità e la gentilezza dimostrate durante tutta l’intervista.