Caldara si Confessa: dal Dramma degli Infortuni al Senso di Colpa al Milan | OneFootball

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·16. Dezember 2025

Caldara si Confessa: dal Dramma degli Infortuni al Senso di Colpa al Milan

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Caldara si Confessa: dal Dramma degli Infortuni al Senso di Colpa al Milan. Segui le ultimissime sui rossoneri

Una testimonianza toccante che va oltre il campo da gioco. Mattia Caldara, l’ex difensore centrale che ha militato nell’Atalanta, nella Juventus e nel Milan, ha aperto il suo cuore durante l’ultima puntata del podcast Centrocampo, ripercorrendo la sua carriera e, in particolare, i momenti più difficili legati ai gravi infortuni subiti. Le sue parole offrono uno sguardo crudo sulla pressione psicologica che grava sugli atleti di alto livello.

Il Peso dei 30 Milioni e la Crisi Personale

Caldara, che al suo arrivo al Milan nel 2018 fu presentato insieme a Gonzalo Higuaín, ha parlato apertamente del peso delle aspettative e del costo del suo cartellino, pari a 30 milioni di euro. Il difensore bergamasco, bloccato da un infortunio che lo costringeva a stare fermo per sei mesi, ha vissuto un periodo di profondo malessere interiore.


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“Era un momento complicato,” ha raccontato Caldara. “Vuoi o non vuoi la cosa che mi hanno pagato 30 milioni, non avevo giocato, ero comunque fermo… mi sentivo proprio male, mi sentivo una cosa negativa, perché non riuscivo a esprimermi. Non potevo giocare.” Se in precedenza, anche da riserva, poteva dare il suo contributo in allenamento, l’infortunio gli toglieva anche la prospettiva della “domenica prossima”. “Li ho iniziato a chiudermi in me stesso, facevo fatica a uscire. Ho passato dei mesi chiusi in casa perché non mi sentivo a posto con la coscienza.”

Il Supporto del Diavolo e il Rammarico Eterno

Nonostante la crisi personale, Caldara ha voluto sottolineare l’impeccabile supporto ricevuto dalla società rossonera in quel frangente. “Sulla società non posso dire niente, dai medici, dai dottori, dallo staff medico, non ti fanno mancare mai niente. Ti danno sempre il supporto,” ha confermato, riconoscendo che il club lo vedeva anche come un investimento da proteggere.

Il profondo senso di gratitudine si mescola però al grande rammarico: “Per quello che rosico ancora tutt’oggi sul fatto che non sono riuscito ad essere al massimo e dimostrare tutto il mio potenziale, perché hanno creduto tanto in me.”

Una Lezione per il Nuovo Milan di Allegri e Tare

Questa confessione arriva in un momento in cui il Milan si affida a nuove figure chiave per il futuro: l’allenatore Massimiliano Allegri, l’esperto stratega, e il DS Igli Tare, l’ex dirigente della Lazio abile nello scouting.

Le parole di Caldara sono un monito importante sull’importanza non solo della performance fisica, ma anche della gestione psicologica degli atleti. Allegri dovrà tenere conto di questi aspetti per mantenere l’organico in salute e mentalmente forte, mentre Tare dovrà bilanciare il potenziale dei nuovi acquisti con la loro affidabilità fisica e mentale, evitando di ripetere investimenti ad alto rischio.

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