Canzi in conferenza: «Possiamo giocarcela con tutti. Meglio in Champions che in campionato? I dati non dicono questo. E sugli arbitri…» | OneFootball

Canzi, allenatore della Juventus Women, ha parlato così dopo la vittoria in Champions League contro l’Atletico Madrid. Le sue parole

(inviato a Madrid) – Massimiliano Canzi, allenatore della Juventus Women, ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria in Champions League contro l’Atletico Madrid.

CLASSIFICA CHAMPIONS E CAMPIONATO – «Sono competizioni separate. In Champions sono molto contento del nostro percorso, un punto in più ci avrebbe aiutato in ottica qualificazione. Il campionato non sta andando benissimo ma abbiamo sempre fatto ottimo prestazioni».

SVOLTA – «Nella stagione ci sono dei momenti che sono crocevia, soprattutto in ottica negativa. Se oggi non avessimo fatto prestazione non ci avrebbe aiutato. Avevamo delle scorie per la frustrazione di cui parlavo. Questo ci rinforza, possiamo giocarcela con tutti. La gara col Lione è proibitiva ma questo ci permetterà di giocare senza paura».

CARBONELL – «Estela è una ragazza che si è presentata benissimo e con umiltà. Si è guadagnata un posto tra le titolari, non era scontato. Ha impattato benissimo con la squadra e con il nostro calcio. Ha sostituito una leggenda della Juve come Boattin, non era facile. È stata brava, è una ragazza stupenda».

FORMATO COMPETIZIONE – «Mi piace, è più interessante. Non è facile per i match analyst che devono analizzare più squadre. Il nostro obiettivo è andare più avanti possibile».

JUVE DIVERSA IN CHAMPIONS? – «I dati ci dicono che non esiste questa cosa, anzi che facciamo meglio in campionato che in Champions. Come risultati stiamo facendo meglio in Champions, ma noi dobbiamo continuare a giocare così. Così inevitabilmente arriveranno anche i risultati».

ARBITRI – «Non parlo tanto di arbitri. In quella partita col Bayern era una cosa al di là, c’è stato un dialogo tra club e Uefa. Oggi non ho rivisto nulla. Come sempre gli allenatori si arrabbiano di più quando perdono. Il livello della competizione, dovrebbe esserlo anche quello degli arbitri. Come qualche giocatrice non è al livello della competizione, magari c’è anche qualche arbitro che non lo è. Ma non devo essere io a dirlo».