Juventusnews24
·28. September 2025
Capuano non ha dubbi: «Il risultato maturato tra Juve e Atalanta ci ha confermato una costante nell’inizio di stagione dei bianconeri»

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Un pareggio che è la fotografia perfetta della Juve di Igor Tudor: una squadra capace di entusiasmare e creare tantissimo, ma anche fragile e costretta ancora una volta a inseguire. È questa la lucida analisi del giornalista Giovanni Capuano, che attraverso il suo profilo X ha commentato in due momenti diversi la prestazione dei bianconeri contro l’Atalanta.
Già al termine del primo tempo, Capuano aveva individuato i tratti distintivi, nel bene e nel male, della squadra bianconera, che rispecchiavano l’andamento della stagione.
L’ANALISI A METÀ GARA – «La Juventus ha giocato un primo tempo intenso, pieno di tiri verso la porta di Carnesecchi (12), un po’ sfortunato (palo di Kalulu) e con momenti di calcio divertente. Però ha anche rischiato molto quando l’Atalanta è ripartita e, alla fine, ha incassato il gol di Sulemana da errore a centrocampo. Pregi e difetti visti fin qui in stagione».
Il secondo tempo e il risultato finale non hanno fatto altro che confermare questa diagnosi. Il commento finale del giornalista è una sintesi perfetta, con un monito importante per il futuro.
IL VERDETTO FINALE – «Pareggio che conferma pregi e difetti della Juventus di Tudor. Il “fino alla fine” non funziona sempre».
L’analisi di Capuano è chiara. I “pregi” di questa Juve sono evidenti: è una squadra che gioca un calcio intenso e divertente, che non ha paura di attaccare e che crea un’enorme mole di occasioni (i 12 tiri del primo tempo ne sono la prova). I “difetti”, però, sono altrettanto palesi: una certa fragilità difensiva, con troppi rischi concessi in ripartenza, e una tendenza a commettere errori individuali che costano caro, come quello di Adzic in occasione del gol.
Ma il punto chiave della sua riflessione è il monito finale: «Il “fino alla fine” non funziona sempre». Se da un lato la capacità di rimontare (come con Inter e Borussia Dortmund) è un segnale di grande carattere, dall’altro non può diventare un’abitudine. Per vincere i campionati, serve maggiore equilibrio e la capacità di controllare le partite per 90 minuti. Un messaggio chiaro per Tudor: la strada è quella giusta, ma per fare il salto di qualità bisogna correggere i difetti.
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