Inter News 24
·17. Dezember 2025
Chivu Inter, critiche zittite dopo il Genoa. E le sconfitte sono arrivate per…

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La Serie A ha una nuova regina: l’Inter. Approfittando dei passi falsi di Milan e Napoli, i nerazzurri si sono issati in cima alla classifica grazie a una prestazione convincente sul campo del Genoa. Come sottolineato da James Horncastle su The Athletic, la prova fornita a Marassi ha messo a tacere i critici che vedevano la squadra in declino.
Ad aprire le danze è stato Yann Bisseck, il possente difensore tedesco dotato di grande stacco aereo, diventato il sesto marcatore stagionale del pacchetto arretrato. Il raddoppio è arrivato dai piedi del capitano Lautaro Martinez, implacabile centravanti argentino, che con il suo 123° gol in Serie A ha agganciato una leggenda come Gianluca Vialli. Un traguardo simbolico raggiunto proprio nello stadio che fu teatro dei successi dell’indimenticato campione cremonese.
Nonostante il doppio svantaggio, il Genoa del tecnico Daniele De Rossi, ex bandiera romanista oggi alla guida dei rossoblù, ha dato battaglia. Dopo la rete di Vitinha che ha accorciato le distanze, l’allenatore rumeno Cristian Chivu, ex difensore nerazzurro del triplete, è dovuto correre ai ripari. Con una serie di aggiustamenti tattici mirati, Chivu ha blindato il risultato inserendo un difensore centrale supplementare e un mediano per garantire maggiore filtro, permettendo alla Beneamata di resistere all’assalto finale.
Al fischio finale, lo sfogo del tecnico ai microfoni di DAZN è stato emblematico: «Ci hanno chiamato falliti, dicevano che saremmo finiti decimi, ma siamo qui». Una risposta piccata a chi sottolineava la tendenza dei meneghini a cedere nei grandi appuntamenti stagionali, dal derby contro il Milan alla sfida con la Juventus.
Nonostante qualche errore individuale dell’esperto portiere svizzero Yann Sommer e alcune decisioni arbitrali controverse, la verità emersa dalla trasferta ligure è che la compagine milanese possiede il potenziale di gioco più elevato del campionato. La squadra si è dimostrata abbastanza solida da sopperire ad assenze pesantissime come quelle del centrale Francesco Acerbi, del regista Hakan Calhanoglu e dell’attaccante francese Marcus Thuram, confermandosi la principale candidata al titolo.









































