Colpani: «Era giusto fare il salto dal Monza alla Fiorentina. In entrambe le squadre ci sono grandi gruppi. Kean? Per lui parlano i numeri. In famiglia c’è chi vive nel calcio, ecco chi è» | OneFootball

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·19. November 2024

Colpani: «Era giusto fare il salto dal Monza alla Fiorentina. In entrambe le squadre ci sono grandi gruppi. Kean? Per lui parlano i numeri. In famiglia c’è chi vive nel calcio, ecco chi è»

Artikelbild:Colpani: «Era giusto fare il salto dal Monza alla Fiorentina. In entrambe le squadre ci sono grandi gruppi. Kean? Per lui parlano i numeri. In famiglia c’è chi vive nel calcio, ecco chi è»

Le parole di Andrea Colpani, centrocampista della Fiorentina, sulla sua nuova avventura in viola dopo l’addio al Monza. I dettagli

Dopo un inizio difficile, nel quale sembrava avere patito il salto dal Monza alla Fiorentina, adesso Andrea Colpani è uno degli elementi più positivi della Viola che sta facendo sognare i tifosi. Il trequartista si è raccontato a La Gazzetta dello Sport.MONZA«Monza è casa tuttora. Ho abitato lì. Quattro anni stupendi. Ma era giusto fare il salto in più, trovare uno stimolo diverso, poter giocare le coppe. É il passo giusto».CHE GIOCATORE É KEAN«Lo dicono i numeri, non io. È fortissimo. E qui ha trovato l’ambiente giusto in tutti i sensi».PERCHÉ LA VIOLA É A UN PUNTO DAL VERTICE«Grazie a tante cose; l’equilibrio, il modulo che funziona, soprattutto grazie alla mentalità che prevale sulla tattica. Abbiamo trovato la quadra. Cerchiamo di non prendere gol e l’occasione prima o poi arriva».COME VIVE IL GRUPPO«Bene. Stanno nascendo delle amicizie. In questa settimana di vacanza sono andato a Dubai e mi sono trovato con Adli e Sottil. L’amicizia tra calciatori esiste. A Monza con Machin, Ciurria, Bettella, Pirola e Mancuso eravamo legatissimi».CON CHI É ANDATO A DUBAI«Con Giulia, la mia ragazza da otto anni. Ne ha uno in meno di me, è del Bresciano. Ha capito come prendermi. Io sono tranquillo, non ho tentazioni, ma non è facile stare con un calciatore. Vive la pressione della partita. Quando perdo io rosico e non rido, se va male sono arrabbiato».LO ZIO PAOLO BRAVO, DG DEL SUD TIROL«Non mi ha mai fatto tanti complimenti, però mi invita a migliorarmi, nei momenti difficili c’è sempre ed è un uomo onesto».

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