Inter News 24
·21. Juni 2025
Conferenza stampa Chivu post Inter Urawa: «La carta d’identità nel calcio non conta nulla! Abbiamo l’obbligo di remare tutti dalla stessa parte, mi sono commosso per Valentin»

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·21. Juni 2025
La conferenza stampa di Cristian Chivu al termine di Inter Urawa Red Diamonds, match del 2° turno del Mondiale per Club vinto al fotofinish dai nerazzurri per 2 a 1.
BASTONI HA DETTO CHE SERVE SPENSIERATEZZA? – «Sì, l’avevo detto prima della gara col Monterrey che la spensieratezza abbinata alla responsabilità porta al successo di una squadra. Concordo con ciò che ha detto Bastoni perché in questo periodo stiamo toccando qualche corda sensibile per cercare di metterci alle spalle le cose negative. Mi ha fatto piacere vedere l’orgoglio e la reazione in queste due partite. Abbiamo messo energia e ambizione».
SI VEDE CHE LA SQUADRA MI STA SEGUENDO? – «Noi abbiamo l’obbligo di stare nella stessa barca remando nella stessa direzione per superare le difficoltà. Il segreto è tutto qui. Non è semplice superare momenti di difficoltà, ma quando vedo ragazzi che cercano di mettere tutto quello che hanno a me fa solo piacere. La vedo da parte di tutti, persino da chi ha qualche acciacco. Mi fa piacere avere il gruppo qua, anche se siamo consapevoli che qualcuno non recupererà per questo torneo. Si sono messi tutti a disposizione per dare supporto morale. A me fa solo che piacere da allenatore».
SULLE MODIFICHE TATTICHE – «Ci aspettavamo una gara diversa, non mi aspettavo questo blocco basso da parte loro. Volevamo superiorità in mezzo al campo, pensando che venissero a prenderci più alti. Senza il gol subito, forse avrei proseguito nella stessa maniera. Ma andando sotto avevamo di un’altra punta in area, di arrivare con qualche cross visto che non riuscivamo a sfondare per vie centrali. Abbiamo aggiunto Pio e due mezzali per l’attacco breve alla profondità. Abbiamo chiesto di calciare da fuori area, di crossare: questi erano i due obiettivi. E’ bello per me come è finita, ma io sarei stato comunque contento della gara dal punto di vista caratteriale dei ragazzi, a prescindere dal risultato. E’ vero che i risultati contano, siamo l’Inter, ma a me fa piacere vedere l’orgoglio e l’ambizione».
VITTORIA GRAZIE AI GOL DEL CAPITANO E DI UN RAGAZZO CHE ERA STATO ALLENATO DA ME IN PRIMAVERA? – «Vuol dire che ho fatto un bel lavoro mentre li allenavo nel settore giovanile (ride, ndr). Pio l’ ho conosciuto che aveva 13 anni. Mi fa piacere che questi ragazzi siano qua con noi, mi fa piacere avere una squadra che capisce che la carta d’identità nel calcio non conta. Bisogna sempre mettere in campo la nostra miglior versione. Lautaro sta dimostrando di farcela anche se viene da nove mesi di battaglie. Mi fa piacere la competitività, mi fa piacere che nessuno dei ragazzi vuol mollare. Mi piacere vedere Valentin Carboni che è tornato in campo otto mesi dopo l’infortunio al crociato. Ha visto il buio, si è fatto domande, ha vissuto incertezze. Mi sono commosso anche io per lui, è un ragazzo che conosco molto bene. Mi fa piacere che lui stia vivendo un’emozione così forte».