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·31. Oktober 2025

Cremonese, Nicola: “Spalletti grande allenatore, contento per Bonazzoli e Vardy”

Artikelbild:Cremonese, Nicola: “Spalletti grande allenatore, contento per Bonazzoli e Vardy”

La Cremonese vuole continuare il proprio super periodo di forma, cercando di battere anche la Juventus. Ecco le parole di Nicola.

Una super Cremonese fin qui, con già 14 punti collezionati in appena 9 partite. A sorpresa, i grigiorossi sono ottavi in campionato, alle spalle della Juventus, che affronteranno nella prossima giornata di campionato. I lombardi giocheranno contro i bianconeri per puntare alla vittoria, in modo da proseguire la striscia di risultati positivi. Ecco le parole di Nicola sulla partita, riportate da Tuttosport.


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Cremonese, Nicola: “Rispettiamo la Juventus, vogliamo fare qualcosa di straordinario”

Cosa ne pensi di Spalletti? Non ho dubbi che Spalletti sia un allenatore di grande livello sotto tutti i punti di vista, in generale tutte le squadre hanno rispetto l’una dell’altra ed è un aspetto, insieme all’umiltà, che permette di esprimere sé stessi. Sfidiamo una squadra che ha attitudine a vincere e lotta per obiettivi importanti come lo scudetto, ma c’è anche chi punta a migliorarsi ogni giorno come noi. Ogni partita è un’occasione per fare qualcosa di straordinario, senza troppo rumore ma con la convinzione che come squadra si può sempre fare qualcosa di buono”.

Cosa vi servirà domani?Sta a noi dimostrare sempre, attraverso la prestazione che vogliamo fare. Il cambio di allenatore può portare attenzioni maggiorate, e a noi porta solo due giorni per preparare velocemente questa partita, cercando di farlo nel migliore dei modi analizzando ciò che potrebbe fare lo staff tecnico e quanto fatto sin qui. Serviranno la giusta attenzione e la giusta partecipazione, cercheremo di capire come potrebbero presentarsi domani oppure lavoreremo su più di un sistema per farci trovare pronti”.

Cremonese Nicola: “C’è ancora molto da migliorare, non mi interessa dei risultati”

Come si prepara una partita in così poco tempo?L’idea di partenza era quella di conoscere velocemente tutti i membri del gruppo ed essere competitivi in questo campionato. Siamo consapevoli che c’è ancora molto su cui crescere, ma è un percorso che avviene nel tempo e contestualmente con la necessità di portare a casa dei punti. Partite del genere si preparano cercando di recuperare i ragazzi, che sono allenati per giocare più di una volta a settimana. Le grandi squadre hanno la capacità di accendersi e spegnersi quando necessario: finita la partita è finito tutto, nell’impegno successivo bisogna rimettersi in gioco. La partita di Genova non esiste più, l’abbiamo accantonata e ora è importante completare il recupero, domani avremo la rifinitura che ci porterà alla partita. Il tempo c’è, forse manca il volume per provare più volte le stesse cose, dovremo essere bravi a lavorare in una direzione tale da capire come vorranno affrontarci”.

Avete raggiunto il miglior risultato per una neopromossa degli ultimi dieci anni… Con grande educazione rispondo che non mi interessa, perché sarebbe incoerente con quanto ho detto prima. Io non ho aspettative se non quelle sul lavoro che voglio svolgere con i ragazzi: siamo contenti che la squadra intrapresa ci aiuti a trovare convinzione, ma siamo consapevoli che tutto cambia dall’oggi al domani e serve confermarsi di partita in partita. Squadra in miglioramento? Ogni partita è diversa, entrano in gioco caratteristiche e dinamiche diverse e anche noi miglioriamo a forza di allenare i ragazzi affinando le strategie e le situazioni. Tutto è in costante evoluzione, ma io credo che la crescita non sia solo aggiungere qualcosa in più, ma anche farlo con più continuità. Noi dobbiamo essere coscienti del fatto che crescere costa fatica, sacrificio e molto altro, come la capacità di archiviare subito i risultati”.

Cremonese, Nicola: “Siamo partiti dalla voglia di mettersi in gioco, ci serviranno i tifosi domani”

Come valuta questo super inizio?Penso che sia importante capire da dove siamo partiti: da un gruppo di giocatori che avesse l’istinto di scegliere Cremona, di volere la Cremonese, mostrando voglia di crescere e di mettersi in gioco. Dopo nove partite la squadra ha già dimostrato certe cose, ma abbiamo i piedi ben saldi a terra e vogliamo arrivare alla fine del nostro percorso dicendo che avremo avuto questa continuità per venti, trenta partite. Ci sono tanti margini di miglioramento, non abbiamo sfidato neanche la metà delle squadre di questo campionato. La sfida sarà quella di affrontare una grande squadra, con un nuovo allenatore e con un sistema diverso dal solito: il pubblico ci darà una mano e abbiamo bisogno del loro supporto, noi cercheremo di misurarci contro un avversario che ha grande qualità come alcune delle squadre che abbiamo già incontrato”.

Domani lo Zini sarà pieno…Per me è fondamentale, ma anche per i ragazzi. Fare questo lavoro sapendo di essere apprezzati, con il pubblico capace di riconoscere che ci stai mettendo l’anima, è la vera spinta motivazionale. Per noi questo è un bisogno: non lo faremmo se dall’altra parte non ci fosse gente che spende tempo e denaro, fa di tutto per seguire le partite e ti vede in maniera speciale. La sinergia con i tifosi è fondamentale. Se recupero qualcuno rispetto alla gara di mercoledì? Dopo la mini rifinitura di domani mattina vedremo se qualcuno riesce a recuperare”.

Cremonese, Vardy: “Bonazzoli e Vardy bene, comunicare le emozioni è fondamentale”

Come valuta l’apporto di Bonazzoli e Vardy? In questo momento stanno lavorando bene per la squadra, ma in generale le punte stanno lavorando bene per i compagni, oltre a togliersi le soddisfazioni personali, e devono continuare così. Sin qui abbiamo sempre schierato coppie diverse in avanti e ognuno ha dato il suo contributo”.

Baschirotto ha detto che la vostra forza è dirvi le cose in faccia: cosa ne pensa? Penso sia la normalità, sono felice perché il dialogo rende tutto molto più semplice. Ci rispettiamo e ci confrontiamo dicendo rispettosamente ciò che ognuno pensa: questo è fondamentale, perché permette di capire qual è il pensiero di ciascuno. Comunicare le emozioni è fondamentale, nel calcio e anche nella vita”.

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