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·24. Juni 2025
đ„ Criscitiello e PedullĂ vs Iervolino, Iervolino contro tutti, i tifosi GELANO la Samp: le news del martedĂŹ di Serie B

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·24. Juni 2025
La Serie B Ú, numeri e spettacolo alla mano, probabilmente il campionato piĂč difficile e complesso dâEuropa. Ormai da anni la cadetteria vede le squadre partecipanti darsi battaglia sino alla fine con le diverse classifiche che tendono ad essere incerte sino alla chiusura. Oltre ai fatti di campo, perĂČ, la Serie B si contraddistingue anche per quelli che accadono al di fuori del rettangolo verde. Aneddoti, polemiche, statistiche, dichiarazioni e tutto ciĂČ che un campionato cosĂŹ ricco puĂČ offrire. Di seguito, dunque, le news di Serie B piĂč rilevanti di giornata.
Michele Criscitiello e Alfredo PedullĂ , nel corso di una diretta su Sportitalia, hanno aspramente criticato Danilo Iervolino in seguito alla retrocessione della Salernitana. Le parole dei due giornalisti.
Criscitiello â âRestare? Ti hanno infiocchettato la retrocessione in Serie C, non te ne sei accorto, adesso parli di rimanere? Hai preso la Salernitana e lâhai distrutta. A Salerno criticavano Lotito. Il signor Doveri non ti ha dato due rigori netti. Calcisticamente sono contento della sua reazione, ma una persona normale deve scappare. Un presidente normale va in conferenza stampa e spacca tutto. Quello che ha fatto Ăš lâanti calcioâ.
PedullĂ â âSe fosse stato un disastro sarebbe stato un successo. Mi dispiace che anche professionisti bravi siano stati coinvolti, come Petrachi. Salerno Ăš una piazza che anche lâultima volta ha portato 20.000 persone. Le parole del giorno dopo non possono cancellare quanto accadutoâ.
Danilo Iervolino, patron della Salernitana, ha rotto il silenzio dopo la sanguinosa retrocessione in Serie C e ha parlato della situazione a tutto tondo. Riprendiamo le sue considerazioni dal Corriere dello Sport:
ResponsabilitĂ â âQuando sei il proprietario, ogni decisione Ăš tua. Ho sbagliato a fidarmi di alcune scelte tecniche, a non trovare continuitĂ nella guida sportiva, a non costruire una base solida e lunga nel tempo. Ho ascoltato troppo chi mi diceva âservono cambiamentiâ e poco chi suggeriva stabilitĂ . Ho commesso errori, ma mai in mala fede. Sempre con il desiderio di migliorareâ.
Arechi â âLa gara dellâArechi Ăš stata probabilmente la piĂč dolorosa, a prescindere dal risultato. Ha mostrato la frattura tra il calore e la passione di una cittĂ e la freddezza delle regole. Non giustifico la violenza ma capisco il senso di frustrazione collettivaâ.
Arbitraggio â âSe nellâarco della stessa gara due episodi analoghi vengono gestiti in maniera differente, câĂš qualcosa che non va. Se questo grido dâallarme resta inascoltato, diventa rabbia. Abbiamo perso due volte, una in campo e una negli uffici dove dovrebbero garantire equitĂ â.
Doppia retrocessione â âIl nostro resterĂ uno dei grandi paradossi del calcio italiano. Serve una riforma profonda. Si deve premiare chi va avanti con le proprie forze, mantenendo i conti in ordine. Piuttosto che premiare chi vivacchia o chi convive con situazioni debitorie fuori controlloâ.
Futuro â âNon penso affatto alla resa. Penso alla ricostruzione. Questo Ăš il tempo della riflessione, certo, ma anche della determinazione. La Salernitana non puĂČ finire qui. CâĂš una ferita, ma anche una voglia profonda di riscatto. Ripartiremo con idee piĂč chiare, con basi piĂč solide, con scelte coerenti. A chi spera che io molli, rispondo che non ho mai amato le uscite di scena. Amo le sfide, e quella che mi attende oggi Ăš forse la piĂč dura, ma anche la piĂč autentica. PerchĂ© chi ama davvero, resta. E io rimango qui per rilanciare questa maglia e questa cittĂ â.
Sensazioni â âĂ un misto profondo di amarezza e delusione. Non solo per la retrocessione, ma per come si Ăš consumata. Abbiamo visto svanire anni di sacrifici, investimenti e passione. Il calcio dovrebbe premiare il merito, lâimpegno, la progettualitĂ . Purtroppo, in questa stagione, abbiamo assistito a episodi che hanno minato la fiducia nel sistema e nella sua equitĂ â.
âManfredi e giocatori: questa salvezza non paga la vostra schifezzaâ. Questo lo striscione affisso al Mugnaini allâarrivo del pullman della Sampdoria dopo la vittoria ai playout contro la Salernitana. Lo riporta il Secolo XIX, che racconta di un viaggio su gomma scelto prima della gara per evitare imbarazzi in caso di sconfitta.
Il clima a bordo del mezzo Ăš stato piacevole, leggero e anche festoso. Non si puĂČ dire lo stesso di quello trovato a Genova: nessuno ad aspettare la squadra, unico segnale lo striscione prima citato. Ricomporre la frattura sarĂ un percorso lungo e complesso.