Calcio e Finanza
·19. November 2024
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Nella serata di ieri, a Torino, ha preso il via l’era italiana della Kings League. Il torneo di calcio a sette nato nel 2022 da una idea della Kosmos, società fondata e presieduta da Gerard Piqué, è pronta così a fare il proprio debutto in Italia.
E, come avvenuto negli altri paesi europei e non, la Kings League è pronta ridefinire il concetto stesso di torneo calcistico con le sue nuove regole e un intrattenimento speciale per i propri spettatori di tutto il mondo. L’obiettivo di conquistare fan e giocatori con un format unico e regole che offrono partite più spettacolari ed emozionanti.
Ma quali sono queste regole rivoluzionarie che hanno riscosso un successo mondiale nonostante il regolamento del calcio sia ormai sempre lo stesso da anni e conosciuto a memoria dai milioni di appassionati e tifosi di tutto il mondo?
In primis tutto si basa sul tempo della partita. Incontri più brevi, ma che hanno nel tempo effettivo il proprio nucleo. A questo si aggiungono le parti più interessanti, come l’imprevisto che si nasconde dietro ogni secondo della partita e che è pronto a decidere le sorti del match.
E questo suo carattere veloce e imprevedibile ha riscosso un successo planetario in quella fascia di giovani, si va dai 15enni ai 24enni, che perdono sempre più interesse in un prodotto fatto e finito, con tempi lunghi e monotoni, che sono i tratti distintivi del calcio odierno.
Le gare della Kings League, e della Queens League per le donne, sono strutturate su due tempi da 20 minuti ciascuno. Si comincia con la palla al centro e una corsa per conquistare il primo possesso, come avviene nella pallanuoto. Il gioco inizia con uno spettacolare uno contro uno tra i due portieri, poi per ogni minuto che passa si aggiunge un giocatore, finché in campo non ce ne sono sette per squadra.
Ma abbiamo detto degli imprevisti. E in questa categoria rientra il dado. Infatti, al 18′ di ogni gara, sugli spalti viene lanciato un dado e il numero che esce determina la quantità di giocatori che restano. Esce il tre? È tre contro tre. Nel secondo tempo si prosegue 7 contro 7.
E poi, verso la fine della partita a meno che il risultato non sia in parità, ogni gol siglato dalle due squadre vale per due. Questo inizia al 38′ di ogni gara e se il risultato è fermo sul pari, ecco che si torna alla legge non scritta del campetto: chi segna vince. Oltre il 40’ si va ai rigori nella modalità shootout: attaccante contro portiere, in movimento, resa celebre negli Stati Uniti.
Ma non è finita qui. Prima di scendere in campo, gli allenatori scelgono una carta segreta in modo casuale che possono giocare prima del 38’. Ce ne sono diverse: una permette a ogni gol segnato nei quattro minuti successivi di valere il doppio, un’altra di togliere un calciatore agli avversari per 240 secondi, con il joker si toglie invece la carta all’avversario. Mentre, i responsabili delle squadre possono chiedere un rigore che sarà calciato dal presidente. E qui scendono in campo direttamente youtuber e tiktoker che hanno reso la Kings League un fenomeno mondiale.
Poi ci sono le classiche sanzioni previste dal regolamento del calcio, ma declinate per il prodotto Kings League. L’ammonizione tiene fuori dal campo per due minuti, mentre l’espulsione costringe il proprio team in inferiorità numerica per cinque minuti.