De Canio analizza: «Conte? Ha fatto bene a prendersi questo periodo di riflessione. Ecco cosa farei se fossi al suo posto» | OneFootball

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·13. November 2025

De Canio analizza: «Conte? Ha fatto bene a prendersi questo periodo di riflessione. Ecco cosa farei se fossi al suo posto»

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De Canio su Napoli, Conte e Raspadori: le sue considerazioni sul momento del Napoli, che vede il proprio tecnico in un periodo di riflessione

Gigi De Canio, ex allenatore ed esperto di calcio, è stato ospite di TMW Radio durante il programma “Maracana” e ha offerto il suo punto di vista su diversi temi legati al calcio italiano, in particolare su quanto sta accadendo in casa Napoli. L’ex tecnico ha parlato della decisione di Antonio Conte di prendersi un periodo di riflessione, della situazione del Napoli dopo la sconfitta contro l’Inter e ha analizzato il momento di Giovanni Raspadori, attaccante azzurro.

De Canio ha sottolineato come, se ci dovesse essere un cambiamento di rotta a Napoli, sarebbe opportuno farlo subito, per dare tempo alla squadra di riorganizzarsi. Ha inoltre parlato dell’importanza della finalizzazione e del calo di qualità che ha caratterizzato il campionato italiano, che, secondo lui, ha influito anche sulle prestazioni dei centravanti.


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CONTE – «Se dovesse esserci uno scossone sarebbe giusto darlo ora, perché almeno ci sarebbe il tempo per riorganizzarsi. Comunque Conte ha fatto bene a prendersi questo periodo di riflessione, dato che anche gli allenatori hanno bisogno di scaricare. Ricordo comunque che tre settimane fa il Napoli batteva l’Inter e si sottolineava la compattezza del gruppo. Fatico a pensare che in tre settimane si sia sgretolato tutto».

SERIE A – «In campo oltre alla costruzione dell’azione bisognerebbe curare la finalizzazione dell’azione. Poi il nostro campionato ha perso di qualità e impoverendosi si perdono anche i gol dei centravanti. E la qualità a fare la differenza. Se il gioco lo cucissero i trequartisti poi le cose cambierebbero. Ad ogni modo sui giocatori della Nazionale, mi sento di parlare di Raspadori. Quando è uscito fuori era un attaccante e con Spalletti era importante perché cuciva anche il gioco. Quando è andato via Spalletti però lo abbiamo visto al massimo come esterno o addirittura come mezzala. Si è pensato più alla valorizzazione economica che non tecnica del giocatore, facendolo giocare in ruoli non suoi pur di non demonetizzarlo».

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