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·12. Februar 2025

De Laurentiis, addio al Maradona: nuovo stadio da 300 milioni per il Napoli

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Giungono novità sul fronte restyling Maradona e sono decisamente importanti: Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli, ha comunicato ufficialmente al sindaco della città partenopea, Gaetano Manfredi, che la società azzurra non è interessata alla ristrutturazione dell’impianto cittadino. Come riporta l’edizione odierna de La Repubblica, questo nuovo scenario esclude definitivamente Napoli dall’elenco delle possibili città ospitanti per EURO 2032, che già vedeva il capoluogo campano in netto ritardo rispetto alle altre contendenti.

Inoltre, durante la cena fra De Laurentiis e Manfredi, il patron del Napoli ha comunicato al primo cittadino di essere al lavoro per realizzare un nuovo stadio da almeno 60mila posti. Al momento, però, non sarebbe stato presentato nessun progetto a riguardo, ed è quindi troppo tardi per includere Napoli nella lista della FIGC da presentare alla UEFA per gli Europei che l’Italia ospiterà nel 2032 insieme alla Turchia.


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La scelta di De Laurentiis è maturata dopo l’attenta valutazione del progetto di ristrutturazione a settori proposto dal Comune. Un modus operandi già visto in altri impianti italiani ma che non ha convinto per nulla il produttore cinematografico.

«La società sta facendo le sue scelte e ci siamo confrontati sulla situazione. È ancora una fase interlocutoria, però: le valutazioni sono in corso», ha commentato Manfredi, che non chiude ancora la porta al Maradona visto che non ci sono, come detto, progetti alternativi sul tavolo al momento. Ma intanto sono iniziate le valutazioni sul futuro dello stadio di Fuorigrotta qualora il Napoli andasse definitivamente via nel prossimo futuro. Si pensa al rugby o anche all’atletica, sfruttando quella pista che sarebbe stata molto probabilmente tolta qualora il restyling fosse stato approvato. Poi c’è la questione costi, con un esborso di 5 milioni di euro che diventerebbe difficile da gestire senza un affittuario fisso che ne garantisce poco più di uno.

Dall’altra parte, secondo le prime stime di De Laurentiis, un nuovo impianto garantirebbe dai 70 ai 100 milioni di euro in più di ricavi al club azzurro ogni stagione. Intanto, però, c’è da individuare un terreno adatto, con il patron azzurro e i suoi collaboratori che stanno cercando quello più idoneo, sia a livello di spazi che di vincoli. Inoltre, c’è l’investimento richiesto per una nuova struttura che parte, come minimo, da 250 milioni di euro, più l’istituzione di un team strategico completamente dedicato composto da figure con delle competenze specifiche di cui la società si è peraltro già dotata.

Poi c’è il capitolo centro sportivo per dotare finalmente il Napoli di infrastrutture di proprietà che vedrebbero salire il valore del club anche in vista di probabili compratori o comunque di investitori pronti a entrare in società in un prossimo futuro. Ma anche qui bisogna prima investire e si parte da una spesa minima di 50 milioni di euro.

In questo caso i colloqui per un nuovo centro sportivo sono già iniziati, visto che l’affitto dell’attuale Training Center scadrà il 30 giugno del 2026, a meno di deroghe che al momento sono improbabili. Intanto, dovrebbero iniziare a breve, appena tutte le tessere del puzzle andranno al loro posto, i lavori nell’area di Castel Volturno. Infatti, per il nuovo centro sportivo, De Laurentiis ha già individuato l’area, sempre di proprietà della famiglia Coppola, e le parti non sono lontane dall’accordo.

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