De Siervo: «Supercoppa in Arabia? NBA e NFL cosa fanno di diverso? Giocano in tutto il mondo, porteremo i tifosi italiani là» | OneFootball

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·19. November 2024

De Siervo: «Supercoppa in Arabia? NBA e NFL cosa fanno di diverso? Giocano in tutto il mondo, porteremo i tifosi italiani là»

Artikelbild:De Siervo: «Supercoppa in Arabia? NBA e NFL cosa fanno di diverso? Giocano in tutto il mondo, porteremo i tifosi italiani là»

Le parole di Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, sulla decisione di giocare la Supercoppa Italiana in Arabia Saudita

Luigi De Siervo, amministratore della lega Serie A, ha parlato a nel suo intervento a SFS 2024 allo Stadio Olimpico di Roma. Di seguito le sue parole sulla Supercoppa italiana, contesa da Inter, Juventus, Milan e Atalanta e che si giocherà in Arabia Saudita .

SUPERCOPPA IN ARABIA – «Perché giochiamo la Supercoppa all’estero? Cosa fanno Nba ed Nfl nel mondo per conquistare nuovi mercati? Giocano in tutto il mondo, lo fanno da anni con successo. Quindi non capisco quale sia lo scandalo se la Serie A fa lo stesso. Non facciamo politica, cerchiamo di contaminare nuovi gruppi di tifosi. Nel Medio Oriente, rispetto al resto del mondo, ci sono tante persone ‘malate’ di calcio, e sono estremamente giovani: il nuovo pubblico è là. Abbiamo creato dei pacchetti, che verranno lanciati a breve, per far sì che i tifosi italiani possano assistere alla are a cifre competitive. L’obiettivo è portare 800/1.000 tifosi italiani».


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PRODOTTO E PUBBLICO – «Bisogna cercare di costruire il prodotto e poi il contesto, gli stadi, questo è il vero gap che abbiamo con campionati come la Premier League e che stiamo cercando di cambiare. La presenza di pubblico sta raggiungendo standard che non si vedevano da 25 anni. Resto ottimista, il lavoro grosso di impostazione è stato fatto, ora dobbiamo mettere a terra i progetti per recuperare il gap. Negli anni in cui eravamo ai vertici nella parte sportiva, non abbiamo investito all’estero, ma abbiamo lavorato sull’individualità dei club, pensando che la vittoria sul campo fosse sufficiente. Siamo mancati nella parte di internazionalizzazione del brand».

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