Di Natale incorona Pio Esposito: «Un predestinato, sarà un giocatore importante per il calcio italiano per i prossimi 15 anni! Su Gattuso ct vi dico questo» | OneFootball

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·14. Oktober 2025

Di Natale incorona Pio Esposito: «Un predestinato, sarà un giocatore importante per il calcio italiano per i prossimi 15 anni! Su Gattuso ct vi dico questo»

Artikelbild:Di Natale incorona Pio Esposito: «Un predestinato, sarà un giocatore importante per il calcio italiano per i prossimi 15 anni! Su Gattuso ct vi dico questo»

L’ex attaccante dell’Udinese, Antonio Di Natale, ha parlato così nel giorno di Italia Israele, soffermandosi su Pio Esposito

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex attaccante Antonio Di Natale si è espresso così in vista di Italia Israele di stasera, soffermandosi sul giovane attaccante dell’Inter, Francesco Pio Esposito.

LA NAZIONALE IN FRIULI – «Per me è un piacere vedere la Nazionale in quello stadio che ho nel cuore. Sono contento per la famiglia Pozzo e per i tifosi».


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IL SUO DEBUTTO A UDINE NEL 2008 – «Fu una grande emozione. Vincemmo contro la Georgia e fu bellissimo. Udine ed Empoli sono casa mia: in Toscana sono cresciuto calcisticamente, mentre in Friuli ho chiuso la carriera dopo dodici anni indimenticabili».

ITALIA-ISRAELE – «Contro Israele dobbiamo vincere senza pensarci neppure troppo. Una terza mancata qualificazione alla Coppa del Mondo non voglio neppure prenderla in considerazione: siamo l’Italia!».

OTTIMISTA – «Certo che lo sono. L’Italia ha una nazionale forte e lo dimostrerà sul campo».

GATTUSO – «L’ho avuto come compagno in Nazionale ed era un leader, un lavoratore, una persona seria e un grande uomo. Ha vinto due Champions e un Mondiale, ma è rimasto sempre umile».

RINO CT – «Ha la mentalità vincente dell’ex campione del mondo e se Buffon e la Federazione hanno puntato su di lui, un motivo c’è. Mette in campo tutto se stesso anche dalla panchina e la squadra sta dimostrando con i risultati di seguirlo. Si merita grandi risultati e gli auguro il meglio».

PIO ESPOSITO – «Io lo conoscevo perché sono amico dei dirigenti dello Spezia e ho conosciuto prima suo fratello Sebastiano quando sono andato a vedere gli allenamenti dei bianconeri: lo scorso anno ho visto Pio e mi è sembrato subito evidente che fosse dotato di notevoli qualità tecniche. Non mi hanno sorpreso, dunque, né i tanti gol in Serie B né la rete in Estonia di sabato».

UN PREDESTINATO – «Sarà un giocatore importante per il calcio italiano per i prossimi dieci-quindici anni. È un predestinato perché ha anche la testa da campione. Parlandoci sembra più grande della sua età: è umile, cerca sempre di imparare ed è molto educato».

A CHI SOMIGLIA – «Per me a Vieri anche se Bobo era sinistro, mentre Pio è destro».

UN GRAN GOL IN ESTONIA – «Vero, ma è stata convincente tutta la sua prestazione: ha difeso palla, ha fatto salire la squadra e si è mosso parecchio. È uno che sa giocare a calcio, ci vuole poco per capirlo».

ABBONDANZA IN ATTACCO – «In Italia i grandi giocatori sono sempre nati e abbiamo spesso avuto abbondanza in tutti i ruoli. È però importante crescere i nostri ragazzi nelle Scuole Calcio, farli lavorare sulla tecnica. Il talento va coltivato».

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