Dimarco si esalta: «Il mio sinistro? Natura e divertimento». Le parole al Gran Galà del Calcio | OneFootball

Dimarco: il difensore dell’Inter spiega la sua facilità di calcio dal palco del Gran Galà, raccontando miglioramenti, sensazioni e il ruolo nella Top XI

Protagonista della serata al Gran Galà del Calcio, Federico Dimarco, terzino sinistro dell’Inter e della Nazionale italiana, ha ricevuto un riconoscimento importante entrando nella Top XI della Serie A 2024/2025. Il classe 1997, uno dei punti fermi della squadra di Chivu, ha rilasciato alcune dichiarazioni direttamente dal palco dell’evento, parlando del suo talento naturale e della crescita avuta negli ultimi anni.

Il laterale nerazzurro si è distinto ancora una volta per la qualità del suo mancino, una caratteristica ormai iconica nel suo modo di interpretare la fascia. Cross, assist, gol: Dimarco continua a essere uno dei giocatori più efficaci del campionato quando si tratta di incidere nelle zone offensive del campo. La stagione scorsa lo ha confermato, con numeri da esterno moderno e completo.

Intervistato sul palco, il difensore ha spiegato l’origine e lo sviluppo della sua capacità di calcio, con parole semplici ma significative. Una descrizione che racconta non solo il gesto tecnico, ma anche l’approccio mentale con cui vive la partita, sempre alla ricerca della giocata migliore per i compagni.

In particolare, Dimarco ha dichiarato in corsivo con le virgolette francesi:«Negli anni sono migliorato col sinistro, poi c’è natura: io mi diverto. Cerco sempre di guardare dove vanno i compagni per mettere nella migliore condizione».

Un pensiero che riassume l’essenza del suo gioco: tecnica, visione, istinto e applicazione. Elementi che lo hanno trasformato in uno dei simboli della formazione nerazzurra e in un punto fermo della Nazionale.

Il riconoscimento al Gran Galà del Calcio conferma la sua crescita e il suo ruolo decisivo all’interno della squadra. Dimarco continua a dimostrarsi uno degli esterni più completi del campionato, capace di unire qualità e dedizione, e le sue parole lo raccontano meglio di qualsiasi statistica.