Lazionews24
·23. November 2024
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Terminata la sosta per le Nazionali, torna il campionato di Serie A e la Lazio di Baroni sfiderà il Bologna per cercare di rimanere nelle zone alte della classifica. Massimo Donati, ex centrocampista ed attuale allenatore del Athens Kallithea, ha parlato di questo e di molto altro in esclusiva ai microfoni di Lazionews24.
La Lazio si trova a -1 dal Napoli capolista dopo dodici giornate. Secondo lei può rimanere nelle zone alte della classifica fino al termine della stagione?
«È sempre una domanda difficile questa, ma alla Lazio si è creata un’alchimia particolare. Volano sulle ali dell’entusiasmo e va dato merito a Baroni di aver creato una sintonia veramente importante tra giocatori, tifosi e società. All’inizio c’era scetticismo, invece è stato bravo ed i risultati si vedono. Gioca un bel calcio, spensierato e tutti si sentono parte del progetto. I risultati non sono mai un caso ed è ovvio che se continuano così c’è la possibilità che possano far bene fino alla fine».
Domenica all’Olimpico arriva il Bologna. Che partita ci dobbiamo aspettare?
«Le squadre italiane sono difficili da affrontare, perché sono squadre di carattere e che non mollano niente. La Lazio, però, sta volando ed è ben organizzata. Sarà una bella partita, che la Lazio cercherà di vincere senza l’obbligo di vincere. Questo può essere un vantaggio perché sta andando bene e vuole continuare così, ma non è obbligata a vincere tutte le partite».
In una recente intervista Baroni ha dichiarato che vincere l’Europa League sarebbe un sogno. Secondo lei rimarrà tale oppure il trionfo in questa competizione è possibile?
«Tutto dipenderà da come andrà avanti la stagione, perché sono sempre caratterizzate da alti e bassi. Si possono commettere passi falsi, ma in quei casi bisogna vedere come si reagisce e come ci si comporta. Adesso sta andando tutto bene, ma il modo in cui la Lazio reagirà ai passi falsi determinerà il proseguo. Se si riescono a mettere da parte sia vittorie che sconfitte, cercando di trovare una certa continuità, alla fine possono arrivare risultati importanti. L’Europa League è una competizione diversa rispetto al campionato, perché più avanti ci saranno le partite da dentro e fuori e lì non si potrà più sbagliare».
Pedro sta attraversando un periodo davvero eccezionale. Quanto ha influito Baroni sulla rinascita dell’attaccante spagnolo?
«Pedro è un giocatore che nella sua carriera ha dimostrato tutto e non serve che dimostri altro. Baroni è riuscito a trovare le corde giuste per farlo rendere nella sua normalità, perché parliamo di un giocatore top. Quando un calciatore del suo calibro si sente importante ed ha la massima fiducia rende come Pedro sta rendendo in questo momento».
Nuno Tavares ha rimediato una lesione durante la sosta per le Nazionali. Quanto peserà la sua assenza nelle prossime partite?
«Ha avuto un inizio devastante nel nostro campionato. È ovvio che si sentirà la sua mancanza, però non è mai un giocatore solo che può fare la differenza quando si crea un gruppo importante come quello che ha creato Baroni alla Lazio. Mancherà sicuramente, ma ci sarà qualcun altro che vorrà fare bella figura. Non è mai solo un singolo che può determinare il tutto».
Nicolò Rovella è stato convocato per la prima volta in Nazionale. Che impressione le ha fatto contro Belgio e Francia?
«Alla fine è un giocatore che il suo lo fa sempre bene. È in fiducia, si trova bene alla Lazio e la Nazionale è una grande soddisfazione. Anche se davanti ha tanti giocatori bravi può dire la sua, perché è uno che si applica e che fa sempre bene la sua parte».
A proposito di Nazionale, come giudica il percorso in Nations League della squadra di Spalletti? L’obiettivo più importante sarà quello di qualificarsi al mondiale?
«È ovvio, perché ultimamente i risultati non sono stati buoni e di conseguenza quello diventa l’obiettivo minimo. Bisognava trovare equilibrio e credo che sia stato trovato da parte di Spalletti. Le prestazioni ci sono. Poi le partite nel calcio si possono vincere e si possono perdere, ma l’importante è che si trovi la strada giusta».
Al momento il campionato di Serie A sembra più equilibrato che mai, con addirittura sei squadre in due punti. Secondo lei chi è la favorita per la vittoria?
«Per me l’Inter rimane la favorita, però spero ci sia una bella lotta perché rende il campionato più entusiasmante e bello da vedere. Spero che rimanga così fino alla fine, con più squadre possibili che possano giocare per il titolo. Al momento, però, vedo ancora l’Inter favorita rispetto alle altre».
Si ringrazia Massimo Donati per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista.