Esclusiva| Apolloni: "Stasera l'Italia deve vincere, poi testa alla Norvegia. Gattuso?..." | OneFootball

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·13. November 2025

Esclusiva| Apolloni: "Stasera l'Italia deve vincere, poi testa alla Norvegia. Gattuso?..."

Artikelbild:Esclusiva| Apolloni: "Stasera l'Italia deve vincere, poi testa alla Norvegia. Gattuso?..."

Luigi Apolloni è una figura leggendaria per il Parma, infatti, l'ex difensore ha giocato nel club nelle stagioni 1987-1999 totalizzando 304 presenze e mandando ben 8 palloni in rete avversaria, ma non solo, in quegli anni è riuscito ad alzare anche due Coppe Italia, una Supercoppa italiana, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa UEFA e due Coppe UEFA, un palmares veramente molto ampio e degno di un Campione. Luigi Apolloni  non è stato importante soltanto per il Parma, squadra che ha anche allenato nel 2015/2016, infatti, l'ex calciatore partecipò al Mondiale del 1994 con la Nazionale Italiana, anno in cui gli Azzurri persero in finale ai rigori contro il Brasile, che divenne Campione del mondo. In vista dell'incontro Moldavia-Italia, in programma stasera alle ore 20:45 e visibile in diretta tv su Rai 1, Apolloni ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di LazioPress.

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Luigi Apolloni

Le dichiarazioni di Luigi Apolloni a LazioPress

Lei ha disputato con l'Italia la finale del Mondiale 1994, persa ai rigori contro il Brasile. Quale ricordo custodisce nel cuore?

Sono passati un po' di anni ma i ricordi sono sempre vivi. C'è l'amarezza, la bellezza e la gioia di affrontare un Campionato del mondo, era un sogno che avevo da ragazzino e che si avverava però purtroppo è andata com'è andata. C'è comunque la gioia di aver giocato con e contro campioni, è stata una soddisfazione enorme.

Stasera la formazione Azzurra scenderà in campo  allo stadio Zimbru di Chisinau per sfidare la Moldavia. Cosa si aspetta?

Sicuramente una continuità di quello che ha iniziato Gattuso, nel senso che ha iniziato benissimo, risollevando anche a livello morale tutta la squadra della Nazionale con delle vittorie e ci si aspetta che vinca anche stasera. Non sarà una partita semplice, l'ha già detto anche lui, chiaramente ogni partita ha una storia a sé e servirà l'atteggiamento giusto, quello che hanno messo in campo nelle precedenti partite ma mettendoci anche qualcosa in più e sapendo che anche se la speranza di arrivare al Mondiale direttamente è minima bisogna vincere questa partita e poi vedere con la Norvegia. Per ora l'importante è vincere la gara di stasera ed avere la possibilità di andare direttamente, altrimenti è sempre importante perché ti prepara poi eventualmente per gli spareggi.

Il ct Gennaro Gattuso ha convocato molti importanti calciatori per la gara di stasera e per quella contro la Norvegia. C'è qualcuno che l'ha colpita particolarmente?

Quello che mi ha colpito è stato Gattuso, è stato bravissimo a rimettere la squadra in sesto attraverso il senso di responsabilità e di appartenenza che ha instillato in tutti i calciatori che ha convocato, questo penso che sia un valore aggiunto che va tenuto stretto e che va messo in pratica attraverso quelle che saranno le prestazioni, la gara e le difficoltà che troverà nei calciatori.

Molti calciatori non sono riusciti a conquistarsi un posto nella formazione Azzurra, pensa che anche qualcun altro meritasse la convocazione?

Quando ci sono delle convocazioni è chiaro che accontenti qualcuno e scontenti un altro, per certi versi il ct di adesso è più facilitato nella convocazione perché gli italiani nel Campionato di Serie A non sono come lo erano allora, dove chiamavi dei blocchi ed avevi più scelta. Adesso quei blocchi lì non ci sono più e forse può essere un handicap, però ha la possibilità di individuare chi convocare e devi essere bravo a cercare di incastrare i giocatori uno con l'altro per fare quel gioco di squadra che serve per il suo metodo.

In soltanto 11 giornate di Campionato ci sono state molte rivoluzioni in panchina. Ne è rimasto sorpreso?

Quando non ci sono i risultati il primo che salta è l'allenatore, con dispiacere, da Vieira a De Rossi, da Pioli a Vanoli e da Juric all'ex della Fiorentina, io penso che i cambi sono sempre dolorosi però purtroppo le Società sono messe in condizione di dare una svolta a quello che è il Campionato, visto che le cose per queste tre squadre non stavano andando benissimo.

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