Fedele al Calcio – Reggiana all’ultima chiamata. Vergara e poco più: troppe incertezze e un peccato originale | OneFootball

È alla chiamata decisiva la Reggiana di Davide Dionigi (chiamato a risollevare sorti e umori dopo l’esonero di William Viali). La prossima sfida contro il Brescia, per la compagine attualmente impelagata in un orripilante penultimo posto, porta con sé l’ultima, flebile, declinazione di speranza-salvezza, così da far tornare una parvenza di sereno per tentare di diradare le possenti nubi che oramai occupano le giornate del sodalizio granata.

Un’annata partita divinamente, con sette punti in tre giornate e tanta positività. Brio lentamente sciupatosi e fagocitato da difficoltà, timori e una sempre più concreta forma di rassegnazione. La Reggiana porta con sé un peccato originale, quello della poca incisività in zona di rifinitura. Una squadra con intenti apparentemente audaci e discrete iniezioni di talento, generate in particolar modo da Vergara (una delle pochissime note di quest’annata dalla dolce musicalità) ma con un’inqualificabile difficoltà nella concretizzazione.

Le pochissime vittorie, l’amplificazione dei pensieri negativi, le sabbie mobili della zona rossa di classifica, i piani-gara sbagliati, una fase difensiva burrosa e claudicante: punti tristemente e ciclicamente all’ordine del giorno, che stanno provocando malanni calcistici e che assomigliano sempre più a specificità di un triste epilogo. Finché c’è vita, c’è speranza: battere il Brescia (appuntamento lunedì alle 15:00), ora quattordicesimo ma appena tre punti sopra la Regia, risulterebbe un fondamentale palliativo per ricordare e ricalcare il significato della speranza.