Cagliarinews24
·17. Dezember 2025
Furto a Cagliari, svaligiate le case di Luvumbo ed Esposito. Le ultime sull’accaduto

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Una vicenda spiacevole ha colpito nelle ultime ore due giocatori del Cagliari, scuotendo l’ambiente alla vigilia dei prossimi impegni sportivi. A riportare i dettagli è L’Unione Sarda, che ha ricostruito quanto accaduto a Zito Luvumbo e Sebastiano Esposito, entrambi vittime di un furto nelle rispettive abitazioni. L’episodio si è verificato nei giorni immediatamente successivi alla gara contro l’Atalanta, approfittando dell’assenza dei due calciatori dalle loro case.
Dopo il match con la Dea, Zito Luvumbo non è rientrato a casa poiché partito per raggiungere la Nazionale dell’Angola in vista della Coppa d’Africa. Esposito si era invece spostato a Brescia per partecipare alle iniziative e alla cena di Natale della società calcistica Voluntas. Proprio queste assenze, secondo quanto ricostruito, sarebbero state conosciute da chi tra domenica e lunedì si è introdotto negli appartamenti dei due giocatori, situati in una palazzina della zona residenziale tra viale Trento e viale Merello. Il furto è stato scoperto soltanto ieri mattina, quando Esposito è rientrato nella propria abitazione prima di raggiungere il resto della squadra per l’allenamento.
Immediata la chiamata al 112 e l’arrivo delle pattuglie della Polizia per un primo sopralluogo. Secondo le prime informazioni, il ladro – o più probabilmente i ladri – sarebbe entrato forzando una porta finestra di un appartamento e un’altra apertura dell’abitazione confinante. Il bottino non è ancora stato quantificato, ma sarebbero stati portati via capi d’abbigliamento firmati e oggetti di valore.
Gli appartamenti sono stati successivamente esaminati dagli esperti della Polizia Scientifica, alla ricerca di tracce utili all’identificazione dei responsabili. Le indagini sono ora affidate alla Squadra Mobile, che sta valutando anche le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona.
Solo dopo la presentazione formale della querela da parte dei due calciatori – o di un loro familiare – sarà possibile avere un quadro preciso del valore della refurtiva. Dalle prime testimonianze raccolte nel palazzo, nessuno avrebbe udito rumori sospetti o notato movimenti anomali. Un episodio che ha profondamente scosso i due giovani, mai prima d’ora vittime di simili fatti, e che riporta l’attenzione sul tema della sicurezza anche per i protagonisti del mondo del calcio.
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