Genoa, Malinovskyi: “Sono stati mesi di sofferenza, ma sono contento di essere tornato” | OneFootball

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DirettaFanta

·21. März 2025

Genoa, Malinovskyi: “Sono stati mesi di sofferenza, ma sono contento di essere tornato”

Artikelbild:Genoa, Malinovskyi: “Sono stati mesi di sofferenza, ma sono contento di essere tornato”

Questa è l’intervista di Ruslan Malinovskyi ai microfoni di Sky Sport sul suo periodo al Genoa tra presente e futuro.

Queste sono state le parole di Malinovskyi sul suo infortunio e sulla sua situazione attuale al Genoa:


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Sto bene, sono molto contento perché aspettavo questo momento. Avevo l’obiettivo di tornare a giocare queste partite: i primi due mesi sono stati di grande sofferenza perché non è facile stare sul pezzo. Ma il mio pensiero era sempre di essere positivo e di andare avanti con l’idea di riprendermi, piano piano. Non tutte le settimane sono andate bene, ma sono rimasto sempre concentrato”.

Quando ho ripreso a lavorare ho visto una grande concorrenza ed è importantissimo: tutti vogliono giocare e in questo modo alzano il livello. Per il mister è un lavoro impegnativo: la concorrenza va tenuta accesa ogni giorno. Non è solo un discorso tecnico o tattico, ma anche mentale. Bisogna saper aspettare e poi saper sfruttare al massimo la possibilità che arriva.”

A essere sincero, non ricordo molto quanto successo a Venezia: avevo moltissima paura. L’ultima partita, quella contro il Lecce, invece è stata impressionante: ti tocca dentro. Ero molto contento, soprattutto della vittoria, ma quell’applauso dei tifosi è stato meraviglioso. Non so cosa dire, solo grazie per il sostegno.”

Ma come ha passato i mesi lontano dal campo Malinoskyi?

La routine che fai ogni giorno: è sempre la stessa cosa. Però abbiamo lavorato bene, controllando la gamba settimana dopo settimana per vedere i progressi. È difficile gestire la parte mentale, pensare di andare avanti e sentire il tuo corpo cosa dice: ho già avuto un’esperienza simile col crociato, se hai dolore devi andare avanti, ma se il dolore aumenta ti devi fermare. Per questo siamo stati bravi nel lavoro quotidiano, per non fare errori con il rischio di un nuovo stop per diversi giorni“.

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