Hernanes categorico: «Joao Mario? Mi arrabbio nel vedere fischiati questi rigori! Sulla mancata espulsione di Orban vado fuori di testa, questa cosa mi fa impazzire!» | OneFootball

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Juventusnews24

·21. September 2025

Hernanes categorico: «Joao Mario? Mi arrabbio nel vedere fischiati questi rigori! Sulla mancata espulsione di Orban vado fuori di testa, questa cosa mi fa impazzire!»

Artikelbild:Hernanes categorico: «Joao Mario? Mi arrabbio nel vedere fischiati questi rigori! Sulla mancata espulsione di Orban vado fuori di testa, questa cosa mi fa impazzire!»

Hernanes, ex centrocampista della Juve, ha criticato duramente l’operato arbitrale del match contro il Verona. Le sue parole

Un’analisi lucida, una critica senza appello. Anche l’ex centrocampista di Juventus e Inter, Hernanes, si è unito al coro di voci critiche nei confronti dell’arbitraggio di Verona Juve. Il “Profeta” ha analizzato i due episodi chiave del match, bocciando entrambe le decisioni e sottolineando una palese contraddizione nell’uso del VAR.


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“Rigore inesistente, mi arrabbio”

Sul calcio di rigore concesso al Verona per il tocco di mano di Joao Mario, Hernanes è categorico. «Mi arrabbio un po’ nel vedere fischiati questi rigori», ha dichiarato, paragonandolo ad altri episodi simili. «Il braccio di Joao Mario va a rientrare, non ha visto il pallone. No, non può essere fischiato». Un’interpretazione netta, che giudica l’intervento del VAR eccessivo e la decisione finale errata.

“Il mancato rosso a Orban mi fa impazzire”

Ma è sul brutto fallo di Orban su Federico Gatti che l’analisi di Hernanes si fa più dura. L’intervento, punito solo con il giallo, era da espulsione diretta. «È questo che mi fa impazzire», ha spiegato. La differenza, per il “Profeta”, è nell’intenzione. «Nel tocco di mano non c’è intenzione alcuna perché non vede la palla. In questo caso il giocatore del Verona non va a guardare il pallone, guarda l’avversario con l’intenzione di fare male. E lì non viene chiamato il VAR, allora vado fuori di testa».

Le parole dell’ex centrocampista della Signora, giocatore noto per la sua classe e la sua correttezza, sono una condanna pesante. La Vecchia Signora torna da Verona con un punto e tante recriminazioni. E con la sensazione, certificata anche dall’analisi di un grande ex, che il metro di giudizio, ancora una volta, non sia stato uniforme.

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