❗️Ibra: “Parleremo col Chelsea per João Felix, Theo vuole restare! Leão un top mondiale” | OneFootball

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·17. Februar 2025

❗️Ibra: “Parleremo col Chelsea per João Felix, Theo vuole restare! Leão un top mondiale”

Artikelbild:❗️Ibra: “Parleremo col Chelsea per João Felix, Theo vuole restare! Leão un top mondiale”

Con Sergio Conceiçao volato in Portogallo per dare il suo ultimo saluto al leggendario ex presidente del Porto, Pinto da Costa, scomparso nelle scorse ore, a prendere la parola a Sky Sport alla vigilia del vitale ritorno dei playoff di Champions League, che vedrà domani il Milan ospitare a San Siro il Feyenoord, è stato Zlatan Ibrahimovic.

Ecco quanto ripreso da TMW:


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“Sicuramente mi aspetto un Milan più concreto, aggressivo e con il giusto approccio. Sarà il Feyenoord ad essere diverso? In trasferta è sempre una gara diversa, ma noi dobbiamo pensare solo a quello che sappiamo fare ed essere presenti nella partita fino alla fine”.

Quanto è importante rimanere in Champions League? “La Champions per il Milan è importante. Abbiamo scritto grandi pagine di storia in questa competizione. Domani vogliamo vincere anche per questo. Quando giochi nel Milan devi essere presente in Champions: sappiamo cosa dobbiamo fare”.

Domani vedremo un Milan con i 4 attaccanti tutti insieme o una versione più accorta? Tutti volevano i 4 attaccanti e poi quando ci sono vogliono altro. Queste domande, in ogni caso, dovete farle all’allenatore. Noi vogliamo vincere e chi gioca deve pensare solo a quello. Sia che si giochi con i 4 attaccanti o meno”.

Nostalgia di gare come queste vissute da calciatore? “Questi momenti sono belli. C’è tanto sul piatto, tanto rischio. Sono i momenti più belli da calciatore che puoi avere. Poi dipende da ognuno come lo vive. Sono momenti che ti fanno ricordare chi sei”.

Capitolo rinnovi. Può farci il punto su Maignan, Reijnders e Theo? “Stiamo parlando con tutti e tre. Per noi è tutto sotto controllo. Tutti e tre sono molto contenti al Milan e vogliono continuare al Milan. Più di questo non c’è”.

Possibile che Joao Felix rimanga al Milan anche in futuro? “Tutto è possibile. Dobbiamo farlo stare bene, sta giocando bene, è solo l’inizio. Dopo il campionato se ne parla, ma per noi tutto è possibile”.

In chiusura un bilancio dei primi 14 mesi da dirigente. “Sono sempre rilassato. Passo per passo si cresce e si impara. Oggi ho coperto i capelli grigi (ride, ndr). Ogni giorno ha la sua dinamica, ti svegli e hai 50 messaggi. Imparo tanto, do tanto anche. Guardi il calcio da un altro angolo, non solo dal punto individuale di un calciatore. Ora devo essere più aperto. Ho colleghi bravi, parliamo tutti i giorni. Parlo più con loro che con mia moglie. Se è buono non lo so, vediamo se tra qualche mese rimane così. Scherzo (ride, ndr)”.

In conferenza stampa ha poi aggiunto:

“Raro che sia qui alla vigilia di una partita, ma Conceiçao sta tornando dal Portogallo come ben sapete. Domani i nostri tifosi saranno importanti, così come sono stati i loro all’andata. Sarà una partita diversa, con 80.000 rossoneri, più quelli presenti in tutta Italia e nel mondo, a spingere i ragazzi. I calciatori dovranno cogliere questa spinta”.

“Milan altalenante? L’importante è che i bassi siano al livello più alto possibile, essere al top ogni giorno è difficile. Quello che stiamo cercando di fare è costruire la giusta mentalità da squadra, essere sempre sul pezzo anche quando le cose non vanno per il verso giusto. Parlo ogni giorno con i giocatori e il mister per trovare le soluzioni, ma parlare ogni giorno con una persona è deleterio. Come dire ogni giorno a tua moglie che la ami, alla fine glielo devi dimostrare con i fatti e senza troppe parole”.

“Domani la squadra deve essere concentrata, cattiva e aggressiva rispetto a una settimana fa. Sarà una finale, più che giocare bene servirà vincere. Dobbiamo fare risultato per passare il turno. Si tratta di aspetti di natura collettiva, ma serviranno anche le individualità e le risorse dalla panchina”.

“Ci aspettiamo tanto dai nuovi. Walker è un calciatore che non deve imparare, ha già grande esperienza. Giménez è quello che può crescere di più ed è quello che ci mancava, così come Joao Felix ha ancora ampi margini. Bondo e Sottil possono progredire molto. Pensiamo a farli stare bene, loro devono solo concentrarsi sul calcio come diceva Adriano Galliani”.

“In estate c’ero sempre alle conferenze stampa di presentazione dei calciatori estivi, così come parlavo con Fonseca e faccio con Conceiçao e il suo staff. Sono qui oggi, come detto, per i motivi che sapete. Lavoro per portare il Milan ai suoi livelli”.

“Lotta al quarto posto? Tutto vogliono arrivare all’obiettivo, noi siamo concentrati su di noi e pensiamo a ogni partita come se fosse una finale. Chi sta davanti a noi sta facendo di tutto per raggiungere l’obiettivo ed è pericoloso, vedremo alla fine chi la spunterà”.

“Alex Jimenez sta crescendo, avevo detto sarebbe stato il vice-Theo. C’è la clausola con il Real Madrid, ma abbiamo buoni rapporti con loro. Doveva giocare nel Milan Futuro, ma oggi se parliamo della nostra U23 abbiamo un sacco di ragazzi interessanti che stanno crescendo in prima squadra o sono stati richiesti sia in Italia che all’estero. Dispiace non sia in lista Champions, ma si potevano cambiare solo tre elementi”.

“Le partite come quella di domani sono quelle che un calciatore vuole sempre giocare e vivere. Theo non è più un ragazzino, ora è cresciuto e sa cosa deve fare per tirare fuori il massimo. Deve cercare di trovare sempre maggiore carica, è uno dei migliori al mondo. Noi cerchiamo di fare il massimo dal nostro lato, ma poi la differenza la fa chi scende in campo”.

“Leao? Tutti ne parlano e dicono come dovrebbe giocare, per noi è uno dei migliori al mondo. Non si può insegnargli a giocare, lo sa meglio di chiunque altro. Lo puoi aggiustare e consigliare tatticamente e basta, se è al Milan ed è fra i top un motivo ci sarà. Non vi preoccupate, sa benissimo cosa deve fare”.

“Ci sono pochi italiani nella nostra rosa, è vero. Abbiamo provato a prenderne diversi sia in estate che a gennaio, ma ci sono dinamiche di mercato come sapete. Italiani o stranieri, a noi interessa che siano calciatori da Milan, perché giocare per il Diavolo è un’altra cosa. Ci sono giocatori forti ma che sentono troppo la pressione della maglia rossonera. Qui si vince e basta e non tutti ci riescono”.

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