PianetaBari
·16. Dezember 2025
Il Bari non sa sfruttare l’uomo in più: per 8 volte in 1 anno e mezzo non si è mai vinto

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Il dato è ormai lampante: il Bari continua a non riuscire a trasformare la superiorità numerica in un vantaggio reale. Nelle ultime due partite contro Pescara (ultima in classifica) e Südtirol (sestultima), i biancorossi hanno giocato più di 140 minuti complessivi in undici contro dieci, senza riuscire a portare a casa la vittoria.

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Contro il Pescara, al San Nicola, l’espulsione di Olzer al 28’ ha consegnato al Bari oltre un’ora di superiorità numerica, ma la squadra di Vivarini non è andata oltre l’1-1, nonostante il 66% di possesso palla e un secondo tempo passato stabilmente nella metà campo avversaria. A Bolzano, contro il Sudtirol, la storia si è ripetuta: Tronchin espulso al 25’, altoatesini in dieci per più di un’ora e partita che si è chiusa sullo 0-0, con il Bari incapace di creare pericoli reali e autore di un solo tiro in porta nel finale.
Il totale è impietoso: oltre 140 minuti in superiorità numerica contro due squadre in piena zona bassa della classifica, con un bottino di due pareggi e la sensazione di una squadra che, anche quando la partita offre un vantaggio evidente, non riesce mai a cambiare passo. La stessa situazione si era anche vista a La Spezia, con i padroni di casa che malgrado l’uomo in meno dal finire di primo tempo, erano andati più volte vicini al vantaggio nella ripresa.
È l‘ottava volta in poco più di un anno che il Bari fallisce l’appuntamento con i tre punti in situazioni di superiorità numerica, una vera assurdità. Già nella scorsa stagione, sotto la guida di Moreno Longo, il Bari aveva mostrato la stessa fragilità. Contro Sassuolo, Sampdoria, Reggiana, Cesena e Modena, i biancorossi si erano ritrovati in 11 contro 10, ma non avevano mai vinto. In alcuni casi, come contro il Modena, erano addirittura usciti sconfitti dal San Nicola. L’unica eccezione è arrivata col Padova, dove a seguito del rosso a Capelli prima Moncini dal dischetto e poi Cerri sono riusciti a ribaltare il risultato, salvando di fatto la panchina di Caserta. Ma di lì, poi, gli stessi problemi di sempre.









































