Calcio e Finanza
·19. April 2025
Il controllo della Giovanni Agnelli Bv sempre più nelle mani degli Elkann: superato il 40%

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·19. April 2025
A circa quattro mesi dall’ultimo cambiamento registrato, si modificano ancora gli equilibri all’interno della Giovanni Agnelli Bv, la società a capo di Exor, la holding che controlla tra le altre la Juventus e la Ferrari.
Come riporta l’edizione odierna de Il Sole 24 Ore, la società degli eredi dell’Avvocato Giovanni Agnelli è sempre più sotto il controllo di John Elkann che, insieme ai fratelli Lapo e Ginevra, ha in mano ora il 41% dopo una scalata iniziata a fine 2023 quando i tre comprarono alcune quote da Andrea Agnelli per un’operazione da circa 300 milioni di euro.
Superata quindi la soglia significativa del 40% del capitale della società olandese che fa da cassaforte per gli eredi Agnelli. Si consolida quindi il controllo della Dicembre, holding dei tre fratelli Elkann, rispetto agli altri rami famigliari, undici per la precisione, che fanno capo a tre blocchi di riferimento, il Gruppo Giovanni Agnelli, il Gruppo Agnelli e il Gruppo Nasi, che raggruppano gli oltre 100 azionisti dallo scorso dicembre.
Una scalata da parte degli Elkann resa possibile dal meccanismo di compensazione che avviene ogni qual volta qualcuno dei rami decide di smobilizzare le azioni in suo possesso, ma anche l’annullamento delle azioni proprie e l’effetto automatico che comporta sulle quote azionarie. Nel 2016 la posizione della Dicembre nel capitale della società olandese era al 36% e ora è passato al 41%. Una quota rilevante che permette ad Elkann di avere un peso sensibile come singolo azionista sul veicolo di Amsterdam a cui fa capo il 53% di Exor e l’80% dei diritti di voto.
Sale anche il capitale sociale in mano al ramo di Maria Sole Agnelli, che dall’11,2% passa al 12,35%. Resta stabile quello relativo agli eredi di Umberto Agnelli, fra cui l’ex presidente della Juventus Andrea, all’8,96%, dopo la cessione già citata del 2,95% a fine 2023 alla Dicembre degli Elkann.
La Giovanni Agnelli Bv ha un valore pari a circa 9 miliardi di euro, un valore in discesa rispetto ai 10 miliardi di fine 2023. Infatti, la quotazione della società viene definita attraverso un meccanismo di determinazione del valore che tiene conto del valore mediano dell’azione Exor nel mese precedente la data di rilevazione ufficiale, al netto del debito e delle azioni proprie. Tale valore viene calcolato ogni qualvolta qualcuno della dinastia decide di essere liquidato in tutto o in parte. La recente correzione dei mercati ha però evidentemente avuto riflessi anche sulla ricchezza di questa scatola.Tenendo a mente il valore intorno ai 9 miliardi, le quote in mano attualmente agli Elkann valgono circa 3,7 miliardi.
Infine, il progressivo rafforzamento della Dicembre nel libro soci della società di famiglia sembra andare di pari passo con il ruolo sempre più centrale di Elkann nell’impero Exor. Al comando dello scrigno di famiglia e numero uno della holding, nel corso degli ultimi mesi Elkann si è ritrovato a gestire una nuova emergenza legata alla sostituzione del CEO di Stellantis, Carlos Tavares. Un’assunzione di responsabilità diretta per John Elkann come si era visto negli anni precedenti in Ferrari e, dopo l’addio di Andrea Agnelli, anche nella Juventus, ma qui non ricopre nessun ruolo dirigenziale.