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Vincenzo Visco·17. April 2025
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Vincenzo Visco·17. April 2025
I quarti di finale di Champions League hanno emesso un verdetto chiaro: l’Arsenal ha dominato il Real Madrid, offrendo due prestazioni da manuale del calcio.
Tris all’Emirates, trionfo al Bernabeu: lì dove i tifosi si aspettavano la remontada, è invece arrivata un’altra dimostrazione di forza. L’Arsenal di Arteta ha dominato anche in Spagna, imponendo ritmo, ordine e intensità. Al contrario, il Real di Ancelotti è apparso privo di idee (ricevendo le critiche anche da Courtois), totalmente passivo nella fase di non possesso e soprattutto spento nelle genialità dei singoli.
I Gunners hanno vinto con lucidità e organizzazione, facendo leva sul consueto pressing alto e su un palleggio preciso che ha neutralizzato ogni tentativo di reazione da parte dei padroni di casa. La differenza in campo è emersa chiaramente non solo nel risultato, ma anche in diversi indicatori statistici: quello che colpisce di più è la distanza percorsa, un dato che risulta davvero clamoroso.
Tra andata e ritorno, l’Arsenal ha percorso complessivamente 231,5 km (113,9 all’Emirates e 117,6 al Bernabeu), contro i 209,3 km del Real Madrid (101,2 e 108,1 rispettivamente), con una differenza netta di 22,2 km. Un dato che, da solo, equivale al contributo medio di un centrocampista. In altre parole, si potrebbe dire che i Gunners hanno giocato entrambe le sfide come se avessero avuto un uomo in più in campo.
I Blancos, storicamente, non si sono mai distinti per numeri particolarmente elevati in questa statistica, ma in questa edizione della Champions non avevano mai toccato un livello così basso. Un dato che ha coinciso con una doppia sconfitta e con l’eliminazione ai quarti di finale.
In Spagna è già iniziato il processo per individuare i responsabili: nel mirino è finito - ovviamente - Carlo Ancelotti, accusato di non aver dato identità tattica alla squadra nei momenti chiave. Ma sotto accusa c'è anche Antonio Pintus, lo storico preparatore atletico dei Blancos, da anni considerato un’eccellenza mondiale nel suo ruolo.
Proprio lui, simbolo della “rimonta fisica” nelle Champions vinte dal Real, viene oggi messo in discussione. E secondo alcune indiscrezioni provenienti dalla penisola iberica, il suo futuro potrebbe essere lontano da Madrid: si parla addirittura di un ritorno in Italia, con la Juventus alla finestra.
Una cosa è certa: quando una squadra come il Real Madrid smette di correre, la caduta fa rumore. E stavolta, il tonfo è stato fortissimo e udito in tutta Europa.
📸 Angel Martinez - 2025 Getty Images