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·5. Dezember 2025
Inter-Como, Fabregas alla vigilia: tra recuperi annunciati e retroscena svelati. Ecco la conferenza stampa dello spagnolo

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È tutto pronto ormai per il ‘derby lombardo’ tra Inter e Como, che andrà in scena domani alle ore 18.00, allo stadio San Siro. Cesc Fabregas ha tenuto la solita conferenza stampa alla vigilia del match, svelando curiosi retroscena e annunciando recuperi importanti.
Il Como di Cesc Fabregas è sicuramente una delle sorprese più affascinanti del nostro campionato e uno dei motivi che lo rende speciale, è proprio lo stile di gioco inconfondibile dello spagnolo. La squadra comasca infatti, è diventata ormai conosciuta in tutta Europa per la proposta propositiva del suo calcio, che fino ad oggi ha portato 24 punti in 13 giornate ( solo 4 in meno alle prime) e ben 12 risultati utili consecutivi inclusa la Coppa Italia. Numeri da capogiro per una realtà così piccola che punta e ambisce a diventare una delle certezze del campionato italiano. Ecco però, le parole del tecnico spagnolo alla vigilia del match con l’Inter:
“Non voglio parlare di questo. Non mi interessa.Questa domanda mi fa male, per l’emozione. Io sono al Como, mi mangio tutto e tutti per questa squadra. Andremo a vincere la partita, per fare una grande prestazione e crescere. Giocheremo la nostra partita e proveremo a vincere”.
“Ha una grandissima squadra e un grande allenatore. Vado tantissimo a San Siro a vedere l’Inter in Champions League perché sono la squadra più forte. Ammiravo la squadra di Inzaghi, chiudono gli occhi e tutti sanno dove sono. Ma noi vogliamo fare una partitona. Dobbiamo gestire l’emozione, non è un problema: dobbiamo abituarci a giocare contro questo tipo di squadre”.
“Sucic lo sento mio. Era già tutto fatto, l’anno scorso abbiamo provato a portare anche Luis Henrique, significa che abbiamo occhi buoni. Sono un fan di questo giocatore, per la sua personalità”.
Sergi Roberto è malato. Diao torna con l’Inter. E’ molto giovane, ha tante pressioni che arrivano e gli fanno girare la testa. Ci sono altri interessi, che non c’entrano con la nostra società e dobbiamo gestirlo al momento giusto. Ha sofferto un po’ dopo le mie parole. Non lo voglio mettere in difficoltà ma sa bene la mia opinione. Vediamo che succede. La cosa più importante è che torni con noi e può essere un’arma importante. Non c’entra l’Arabia…”.
Antonio Karol Giordano
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