Koopmeiners fuori dai radar anche con l’Olanda: Koeman lo lascia in panchina per tutta la partita contro Malta. Ecco come è andata | OneFootball

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·9. Oktober 2025

Koopmeiners fuori dai radar anche con l’Olanda: Koeman lo lascia in panchina per tutta la partita contro Malta. Ecco come è andata

Artikelbild:Koopmeiners fuori dai radar anche con l’Olanda: Koeman lo lascia in panchina per tutta la partita contro Malta. Ecco come è andata

Koopmeiners fuori dai radar anche con l’Olanda: come è andata la partita degli orange contro Malta

La sosta per le nazionali, che doveva essere una boccata d’ossigeno, si sta trasformando in un’altra delusione per Teun Koopmeiners. Il centrocampista della Juventus, convocato in extremis dall’Olanda, è rimasto in panchina per tutti i 90 minuti nella partita di qualificazione mondiale vinta per 4-0 contro Malta.

Una scelta, quella del CT Ronald Koeman, che la dice lunga sul difficile momento che sta attraversando il giocatore. Nonostante il risultato fosse ampiamente al sicuro e la partita in totale controllo, l’allenatore ha preferito non concedergli neanche uno spezzone di gara, effettuando altre scelte per le sue sostituzioni.


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Questa panchina integrale è la fotografia perfetta del periodo no del centrocampista olandese, classe 1998. Dopo aver perso il posto da titolare nella Juventus a causa di una serie di prestazioni opache, sperava di ritrovare fiducia e minuti con la maglia Orange, ma la realtà è stata ben diversa.

Koopmeiners Olanda: da escluso a spettatore in panchina

Per Koopmeiners, la delusione è doppia. Il giocatore non era nemmeno stato inserito nella lista originale dei convocati da Koeman, venendo richiamato solo in seguito all’infortunio di un compagno. Un segnale che già indicava come non fosse una prima scelta per il commissario tecnico.

Il fatto di non aver trovato spazio neanche in una partita sulla carta semplice come quella contro Malta è un’ulteriore, amara conferma del suo attuale status nelle gerarchie della nazionale.

Il centrocampista della Juventus tornerà probabilmente a Torino senza aver messo minuti importanti nelle gambe e con qualche certezza in meno. Per lui, ora, la sfida è doppia: lavorare a testa bassa alla Continassa per invertire il trend negativo e riconquistare la fiducia sia di Igor Tudor che del suo commissario tecnico.

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