Pagine Romaniste
·2. Dezember 2024
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La Repubblica (M. Carta) – La partita, lo choc davanti alla tv, la corsa verso Firenze: “Stiamo in ospedale“. L’ansia davanti al telefonino, in attesa di notizie, di chi è rimasto a Roma. “Ancora non sappiamo nulla“. L’infortunio di Edoardo Bove, crollato sul terreno di gioco ieri pomeriggio durante la partita contro l’Inter, ha tenuto con il fiato sospeso non solo parenti e amici.
Ma una città e una tifoseria intera, quella della Roma giallorossa, che non ha mai smesso di volergli bene anche dopo l’approdo alla Fiorentina, dove in pochi mesi è riuscito a mettere in mostra tutto il suo valore. Perché della Capitale, Edoardo Bove rimane uno dei gioielli più amati. Così come Danilo Cataldi, l’ex calciatore della Lazio, che per primo ha soccorso Bove dopo il malore.
La preoccupazione prevale su tutto di fronte al dramma del giovane calciatore, nato all’Appio Latino e cresciuto all’oratorio della parrocchia San Giovanni Battista De Rossi. La madre Tania era in tribuna quando ha visto il figlio accasciarsi davanti ai suoi occhi. Una scena straziante, con la donna colta da un malore (passeggero) di fronte al figlio in difficoltà. Allo stadio c’era anche Martina Durham, la fidanzata storica. La corsa verso l’ospedale di Careggi è stata immediata. Parenti e amici più stretti sono arrivati in un batter d’occhio per stare vicino il più possibile al ragazzo. Con loro anche gli ultras viola che hanno incoraggiato il giovane centrocampista con uno striscione: “Forza Edo. Firenze è con te”.
Intanto, a 275 chilometri dallo stadio Artemio Franchi di Firenze, tra le vie di Roma, per ore in molti sono rimasti incollati agli schermi, cercando notizie in tv, sui giornali o sui social. Non è un caso che siano migliaia i commenti al post della Roma, che lo incoraggia così:”Uno di noi. Siamo tutti con te. Forza Edo”.