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·19. Januar 2025
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La Lazio travolge senza problemi il Verona al Bentegodi. Il risultato finale è 3-0: Juventus riscavalcata e zona Champions riacciuffata per i biancocelesti, mentre l’Hellas non riesce a divincolarsi dalla zona retrocessione.
Prima vittoria per la Lazio nel 2025: i biancocelesti avevano vinto la loro ultima partita il 21 dicembre contro il Lecce, pareggiando contro Atalanta e Como e perdendo il derby.
Una serata particolare per Marco Baroni, l'allenatore della Lazio, che a Verona ha giocato tra il 1995 e il 1998 e ha allenato la scorsa stagione prima della chiamata di Lotito. Ex al pari del capitano della Lazio Zaccagni, andato a segno contro la sua vecchia squadra: niente esultanza per lui.
Male il primo appuntamento del Verona dopo il passaggio di proprietà e l’inizio della presidenza di Italo Zanzi.
Lazio avanti fin dal secondo minuto di gioco, con Gigot che incorna su corner di Zaccagni, poi Dia raddoppia con una cavalcata in solitaria.
Nella ripresa il Verona prova a riaprire i giochi, ma Zaccagni chiude i giochi con una conclusione dal limite. Partita chiusa, anche visto che l'Hellas termina la gara in 10 per l'espulsione di Duda.
Doppio giallo per Duda, punito per un intervento su Pellegrini: il giocatore dell'Hellas salterà lo scontro salvezza con il Venezia al pari di Dawidowicz, diffidato e ammonito nel primo tempo.
Mentre Nuno Tavares prova a rimanere in campo, la Lazio colpisce un Verona che aveva iniziato molto bene la ripresa. 3-0 e partita chiusa al 58'.
È Dia a recuperare palla su un retropassaggio sciagurato di Tchatchoua e portarsi in area, prima di servire il capitano biancoceleste, che colpisce dal limite dell'area con un tiro fulminante.
Gol dell'ex per Zaccagni, il suo terzo contro la sua vecchia squadra. Nessuna esultanza per lui.
La Lazio si conferma una squadra capace di trovare il gol con tanti giocatori diversi: ben tre hanno segnato almeno sei gol a testa, è l'unica squadra della Serie A fin qui.
Al 55' scontro tra Suslov e Tavares: il giocatore del Verona travolge il terzino della Lazio che cade male e resta a terra dolorante.
Si scalda Luca Pellegrini al suo posto.
Il Verona prova ad approfittare della momentanea superiorità numerica per tentare due conclusioni pericolose con Tengstedt.
Tavares rientra però e resta in campo a testare la gamba.
Chiusura della prima frazione di gioco con un Verona fin qui incolore in avanti: tre palle gol per gli scaligeri nel giro di pochi minuti.
Prima ci prova Duda da fuori, ma manca la porta, poi la conclusione di Tengstedt viene sventata da Provedel, infine Serdar pizzica la traversa con il suo colpo di testa.
Raddoppio della Lazio al 21': è Dia a segnare, rincorrendo un lancio di Guendouzi e trovando la difesa dell'Hellas completamente aperto.
Dia conduce palla contro due difensori, ha Isaksen di fianco, ma preferisce la conclusione personale e porta la Lazio sul 2-0.
Verona vittima designata per Boulaye Dia, che era andato a segno contro gli scaligeri già nella gara di andata.
Occasione analoga tre minuti dopo, con Rovella lanciato che colpisce da fuori area, ma la difesa del Verona respinge.
Appena 90 secondi e la Lazio passa già in vantaggio: corner di Zaccagni e Gigot la gira in rete di testa.
Seconda rete in campionato per il francese e sesto gol da calcio d'angolo per la Lazio.
Terzo assist per Zaccagni in questa stagione: gli altri due erano arrivati entrambi proprio contro il Verona nella gara di andata.
La partita però è da subito caldissima, con una grande occasione per Tengstedt al 4'.
Marco Baroni torna a Verona, dove aveva allenato lo scorso anno e dove aveva giocato a metà anni '90, per la prima volta in veste di allenatore della Lazio. Queste le sue parole ai microfoni di DAZN.
Sui recuperi di Zaccagni, Gila e Castellanos: "Ci fa piacere avere tutti a disposizione. Le difficoltà numeriche che abbiamo avuto mi hanno fatto vedere un volto della squadra molto positivo, una squadra che è sempre rimasta centrata, non ha mai mollato. Avevamo necessità di recuperare, ancora ci manca qualcuno, ma l'aspetto importante del nostro percorso è stare sempre con la testa lì dentro".
Sul ritorno da ex a Verona: "Tornare a Verona è piacevole, c'è la consapevolezza di ritrovare persone con cui ho condiviso qualcosa di importante, ma principalmente la consapevolezza di aver dato tutto quello che potevamo, questo è l'importante per me e per il mio staff".
Sul gioco della Lazio: "A volte la squadra deve trovare il ritmo dall'inizio perché lavoriamo su questo, e quando scendiamo di ritmo andiamo in difficoltà. L'importante è che la squadra non tralasci mai la sua identità. C'è ancora tanto lavoro da fare con questi ragazzi. Questa è una squadra che deve difendersi correndo in avanti, l'ha sempre fatto ed è la cosa che gli riesce meglio".
VERONA - Montipò; Dawidowicz, Coppola, Ghilardi; Tchatchoua, Serdar, Duda, Bradaric; Suslov; Tengstedt, Sarr.
LAZIO - Provedel; Hysaj, Gigot, Gila, Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos