La Serie A tra l’offerta di DAZN per entrare nel capitale e il gap che cresce sempre più con le rivali: il calcio italiano davanti all’ennesimo bivio | OneFootball

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·6. Dezember 2025

La Serie A tra l’offerta di DAZN per entrare nel capitale e il gap che cresce sempre più con le rivali: il calcio italiano davanti all’ennesimo bivio

Artikelbild:La Serie A tra l’offerta di DAZN per entrare nel capitale e il gap che cresce sempre più con le rivali: il calcio italiano davanti all’ennesimo bivio

Lo scoop di martedì 2 dicembre con il quale Calcio e Finanza ha svelato come DAZN abbia proposto alla Lega Serie A di entrare con una partecipazione di minoranza nel suo azionariato non ha fatto che confermare una questione che resta irrisolta nei palazzi del potere del calcio italiano: nonostante l’attuale intesa sui diritti televisivi del massimo campionato italiano termini nel 2029 le preoccupazioni sul tema sono più che mai in essere.

Tanto più che nella serata precedente, nell’ambito del Gran Galà del Calcio AIC tenutosi a Milano, il presidente del Napoli Aurelio de Laurentiis non solo aveva acceso la miccia chiedendosi: «Ma se DAZN ci lascia come in Francia, noi cosa facciamo?». Rincarando poi la dose accusando i dirigenti della Lega seri di stare attenti solo al mantenimento della poltrona. «A loro – ha spiegato De Laurentiis – interessa solo il mantenimento della poltrona e noi veniamo utilizzati come se fossimo merce di scambio, della loro condizione e supremazia».


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D’altronde il patron azzurro non aveva tutti i torti ad essere esacerbato. Pochi giorni prima, infatti, LaLiga spagnola aveva annunciato di avere concluso ufficialmente la gara per i diritti di trasmissione del massimo campionato per il ciclo 2027/28–2031/32, spiegando di essersi assicurata da Telefónica DAZN un valore complessivo superiore a 5,25 miliardi di euro solo per la prima divisione. In pratica un aumento del 6% rispetto al precedente ciclo (2022–2027), che aveva portato con sé 4,95 miliardi di euro.

In questo quadro l’incasso per singola stagione ammonterà a 1,050 miliardi, ovvero circa 150 milioni all’anno in più rispetto a quanto incassato dalla Serie A per i diritti tv del campionato in Italia (assegnati a DAZN e a Sky fino al 2029). E non va dimenticato che la Serie A nell’ottobre 2023 ha rinnovato la vendita dei diritti con un calo nei confronti del quinquennio precedente, scendendo da 927,5 milioni annui a 900 milioni a stagione. Nei fatti non centrando nemmeno l’obiettivo che era stato inizialmente fissato dall’amministratore delegato Luigi De Siervo di incassare almeno 1,15 miliardi annui.

Tornando ai dati de LaLiga va inoltre segnalato che considerando anche le categorie accessorie (quindi LaLiga Hypermotion, ovverosia la seconda divisione spagnola, e il segmento HORECA, cioè l’industria alberghiera, ristoranti e bar) il valore totale dei diritti domestici de LaLiga salirà a 6,135 miliardi di euro nel ciclo 2027/28–2031/32, pari a un incremento del 9% rispetto al ciclo precedente, visto che la crescita è sostenuta dalle solide performance delle altre categorie.

Nello specifico:

  • un aumento del 30% nel segmento HORECA (l’industria alberghiera, ristoranti e bar), da 500 milioni a quasi 650 milioni;
  • un incremento del 40% dei diritti di LaLiga Hypermotion (la Serie B spagnola), da 125 milioni a circa 175 milioni;
  • e le trasmissioni in chiaro e i video clip, che generano 60 milioni.

Non a caso Javier Tebas, presidentissimo de LaLiga, non ha mancato di segnalare il proprio risultato evidenziando anche il dato in calo degli altri campionati: «In un momento in cui molte leghe registrano un calo del valore dei diritti media, la crescita costante di LaLiga e i nuovi record raggiunti sono particolarmente significativi. Questo risultato riflette la forza del nostro prodotto e la fiducia degli operatori, dovuta in gran parte alla nostra lotta determinata contro la pirateria, che ha contribuito ad aumentare la base utenti degli operatori, e all’impegno dei club nel migliorare i contenuti audiovisivi e offrire la migliore esperienza possibile ai tifosi», ha spiegato il manager.

Tebas poi in una nota ufficiale ha proseguito spiegando che il successo della gara è stato il risultato di una strategia basata su tre pilastri fondamentali:

  • il miglioramento continuo del prodotto audiovisivo, reso più attraente dagli investimenti nella tecnologia e dalla partecipazione attiva dei club;
  • un approccio completo contro la pirateria, che ha protetto le entrate e rafforzato la credibilità dell’ecosistema audiovisivo spagnolo;
  • e una visione strategica in linea con il nuovo quadro regolatorio della UEFA, che ha permesso un lancio anticipato della gara e ha evitato gli effetti negativi registrati in altre competizioni.
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