😞 La Triestina rischia l’Eccellenza, l’allarme di Milanese: “Dipendenti da meno di 1000 euro al mese non pagati, situazione critica” | OneFootball

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·16. Juli 2025

😞 La Triestina rischia l’Eccellenza, l’allarme di Milanese: “Dipendenti da meno di 1000 euro al mese non pagati, situazione critica”

Artikelbild:😞 La Triestina rischia l’Eccellenza, l’allarme di Milanese: “Dipendenti da meno di 1000 euro al mese non pagati, situazione critica”

Intervenuto sulle frequenze di TMW Radio, a margine della trasmissione “A Tutta C”, Mauro Milanese, ex amministratore unico della Triestina, ha lanciato un ulteriore grido d’allarme in merito al delicatissimo momento attraversato dalla storica società rossoalabardata.

La situazione della Triestina appare decisamente preoccupante: al momento non c’ù un allenatore, un direttore sportivo, sono state annullate le amichevoli e non si sa nemmeno quando inizierĂ  il ritiro. Non certo l’inizio di stagione che i tifosi si attendevano.“C’ù stata una serie di eventi in sequenza: prima il mancato pagamento dei contributi, poi il patteggiamento che porta al -13 in classifica per la prossima stagione
 e sappiamo quanto sia difficile, in queste condizioni, convincere allenatori e giocatori a iniziare un progetto giĂ  in salita. C’era incertezza anche sulla scelta dell’allenatore: sembrava dovesse arrivare Gorgone, poi si Ăš parlato di Donati, ma non Ăš stato confermato o non si Ăš deciso, sinceramente non lo so. Di certo la situazione Ăš critica: non c’ù un allenatore, non c’ù un direttore sportivo. È strano vedere una gestione del genere. Abbiamo visto difficoltĂ  anche in Serie A, con proprietĂ  americane come quelle della Roma o del Milan, ma qui siamo oltre. Se non si riesce a rispettare le scadenze del 1° agosto, e non si pagano maggio e giugno, la Triestina rischia di dover ripartire dall’Eccellenza. È una situazione molto, molto grave. E questo a fronte di un fondo americano che aveva promesso grandi risorse, grandi obiettivi, addirittura la Serie A, l’acquisto di campi sportivi, la concessione dello stadio per concerti. Ma da quelle promesse si Ăš passati a un campionato difficilissimo e a una gestione ancora piĂč complicata”.


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Il presidente della Triestina Ben Rosenzweig ha detto di essere stato lasciato solo dagli altri soci e di essersi sobbarcato da solo gli oneri per l’iscrizione. Secondo lei, Ăš una ricostruzione credibile?“Non so se sia credibile, ma in realtĂ  Ăš normale che un presidente si faccia carico, direttamente o tramite i soci, dell’iscrizione al campionato. Tutte le societĂ  lo fanno. Quello che trovo molto piĂč grave Ăš che dipendenti, anche con stipendi piccoli, penso a magazzinieri, gente che prende meno di mille euro al mese, non vengano pagati da quattro o cinque mesi. Questo sĂŹ che Ăš inaccettabile”.

Ultima domanda: perchĂ© Ăš stata fatta l’iscrizione? Se non si riescono a pagare le prossime scadenze, si rischia di prendere un’altra penalizzazione e di finire comunque in Eccellenza. PerchĂ© fare uno sforzo cosĂŹ grande per iscriversi, e poi non pagare gli stipendi arretrati?“È una domanda che mi faccio anch’io. PerchĂ© fare l’iscrizione se poi non si pagano gennaio, febbraio, marzo, aprile? Di solito, chi Ăš vicino al fallimento smette proprio di pagare, anche il netto. Qui invece si Ăš deciso di fare uno sforzo economico importante, forse sperando nell’ingresso di nuovi soci o in altre risorse, ma sempre senza certezze. È stata una scelta quasi folle, imperiale. Non Ăš nemmeno piĂč una questione di calcio, ma di gestione societaria. Mi chiedo perchĂ©, a questo punto, non venga messa ufficialmente in vendita la Triestina. Piuttosto che farla fallire, perchĂ© non dire chiaramente: “la cediamo anche gratis”, solo per alleggerirsi dei debiti e delle scadenze? Invece si continua a restare, a cercare soci, a chiedere a qualcuno di mettere soldi. Ma Ăš difficile trovare qualcuno che voglia supportare un club che paga in ritardo, parte da -13, ha debiti enormi. Forse qualcuno ha giĂ  mollato, e non lo trovo cosĂŹ strano. Mi chiedo davvero perchĂ© non si cerchi di vendere il club, anche solo per evitare il fallimento”.

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