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·4. November 2025
Lazio Cagliari, l’analisi della fase offensiva rossoblù: ecco i dettagli

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Il Cagliari incappa nella sua seconda sconfitta consecutiva in campionato, uscendo battuto per 2-0 dalla trasferta contro la Lazio. La gara, decisa dalle reti di Gustav Isaksen e Mattia Zaccagni, conferma il momento di difficoltà per i sardi e per il loro tecnico, Fabio Pisacane, che ha cercato di rimettere in piedi la partita con scelte tattiche molto coraggiose.
Per cercare di sorprendere i biancocelesti, l’allenatore ha operato un cambio radicale nel reparto offensivo. Inizialmente, gli attaccanti Gennaro Borrelli e Sebastiano Esposito, sono stati sostituiti. Al loro posto, Pisacane ha schierato dal primo minuto il talento turco Semih Kilicsoy, e l’ala angolana Zito Luvumbo. Una mossa per dare una scossa e maggiore imprevedibilità alla manovra offensiva.
Nonostante i cambi iniziali, il risultato non si sbloccava a favore dei sardi. Dopo il primo gol della Lazio, messo a segno dal danese Isaksen, Pisacane ha tentato il tutto per tutto. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, già sullo 0-0 l’allenatore aveva ridisegnato il centrocampo, inserendo l’esterno Andrea Felici al posto del trequartista Gianluca Gaetano, centrocampista dalle spiccate capacità offensive.
Il tentativo disperato di raddrizzare la gara si è manifestato con un cambio di modulo estremo. Il tecnico è passato addirittura a un iper-offensivo 4-2-4, inserendo l’esperto centravanti e capitano Leonardo Pavoletti, attaccante forte nel gioco aereo e icona del club, insieme a Luvumbo e Kilicsoy.
La strategia del “tutti avanti” si è rivelata, però, inefficace. Sebbene la manovra offensiva dei sardi abbia prodotto diverse mischie nell’area laziale, l’eccessiva concentrazione di attaccanti, “forse troppi” come suggerito dalle analisi post-partita, non ha portato i frutti sperati. La squadra rossoblù non è riuscita a finalizzare e a creare pericoli concreti, subendo poi il colpo del KO nel finale, firmato da Mattia Zaccagni.
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