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·16. November 2025

Lorenzo Insigne è pronto e Sarri freme: la stretta finale

Artikelbild:Lorenzo Insigne è pronto e Sarri freme: la stretta finale

Come riportato da Il Messaggero, una lunga attesa che sta volgendo al termine. Lorenzo Insigne e Maurizio Sarri sono sempre più vicini. Dopo le ultime vicissitudini economiche, in casa Lazio si fa sempre fatica a dare per certe alcune indiscrezioni, perciò meglio affidarsi alle parole di chi i contatti li sta portando avanti da tempo come l’agente del giocatore, Andrea D’Amico: «Per caratteristiche piace alla Lazio. È una cosa a cui lavoriamo da molto, ma ci sono anche altre situazioni in ballo. Vediamo cosa succede». E ancora: «Ci siamo quasi, ma non do bombe. Bisogna avere rispetto per le squadre. Se si dicono cose di mercato prima, poi è facile che saltino. Insigne merita di giocare ad alti livelli. Tutti sperano di prendere calciatori giovani per poi rivenderli e fare plusvalenze, ma anche un giocatore di 34 anni serve per valorizzare la rosa». Con l’ombra del mercato a saldo zero che si avvicina sempre di più in ottica gennaio e quindi con le entrate che saranno assicurate solo se anticipate dalle uscite, Insigne in questo momento è l’unica possibilità concreta per far felice Sarri.

Tiraggiro

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Mau ha intensificato il pressing sull’ex capitano del Napoli ormai da mesi. Lo stesso giocatore ce lo aveva svelato a luglio appena atterrato a Fiumicino da Toronto: «I biancocelesti hanno il mercato bloccato e in queste dinamiche non voglio entrarci, ma tornare a lavorare con Sarri sarebbe un piacere e un onore». Parole al miele che spiegano i continui rifiuti a tutti gli estimatori, da Serie A e non, che si sono palesati finora. Insigne vuole tornare a correre agli ordini del Comandante, che ha un dannato bisogno del suo “tiraggiro” per aggiungere estro a una rosa con poca qualità. Non c’è chi inventa la giocata, nemmeno lo strabiliante Pedro della passata stagione, dal quale Insigne praticamente prenderebbe il testimone vista l’età avanzata e il connubio tra la Lazio e lo spagnolo che terminerà a giugno dopo cinque anni. C’è una grande possibilità però di vederli assieme per almeno sei mesi, con Lorenzo che percepirebbe un ingaggio da 1,2 milioni di euro, bottino risparmiato dalle cessioni di Tchaouna, Casale e Fares. L’ex Toronto freme. È convinto che con Sarri potrà dire ancora la propria ad alti livelli, motivo per cui l’agente D’Amico non ha mai abbandonato la pista biancoceleste, sin dagli incontri estivi a Cortina con Lotito. Tutto ciò con buona pace di Fabiani, che preferirebbe un profilo più giovane come rinforzo, ma dopo i bocconi amari mandati giù in estate Mau verrà accontentato col suo pupillo con tanti obiettivi: dai 100 gol in Serie A, distanti solo quattro tiriaggiro, al difficile sogno azzurro in vista del Mondiale. Impresa complicata, ma nulla è impossibile per Sarri e Insigne assieme.

Gli altri

Come anticipato, gli altri eventuali colpi di gennaio saranno tutti vincolati alle uscite. Da Martín e il jolly difensivo Kike Salas, strettamente legati al futuro di Nuno Tavares, sino al vecchio pallino Ilic, per cui gli esami al ginocchio hanno scongiurato il peggio, e il talento Mainoo, entrambi bloccati dagli interessamenti mancanti per Belahyane e Dele-Bashiru. Per l’attacco, dove va piazzato Noslin, Sarri vorrebbe un profilo alla Oyarzabal, ma dipenderebbe da cessioni illustri, nel caso del campione d’Europa basco da quella di Castellanos, valutato circa 30 milioni. Ma per i calcoli sui titolarissimi sarà opportuno un nuovo incontro dopo il vertice di venerdì.

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