Lazionews24
·17. Dezember 2025
Marchetti svela: «Roma è una piazza complicata. Facevi un errore e ti mettevano in croce. Vi racconto il mio ritorno all’Olimpico da avversario…»

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·17. Dezember 2025

Federico Marchetti, ex portiere di Cagliari, Lazio e Genoa, ha scelto di aprirsi a cuore aperto sulle pagine de La Gazzetta dello Sport. La sua carriera, segnata da trionfi e difficoltà, viene ripercorsa con sincerità e senza reticenze: un percorso fatto di fede, di battaglie personali contro la depressione e di rapporti spesso complicati con allenatori e presidenti.
Tra i ricordi più luminosi spicca la Coppa Italia conquistata con la Lazio nel derby, un momento che Marchetti definisce indelebile e che rimane scolpito nella sua memoria come uno dei vertici della sua esperienza calcistica. Ecco un estratto:
LE OFFERTE RIFIUTATE – «Mi volevano in tanti: Sampdoria, Roma, Milan. Allegri mi voleva con sé, ma il presidente rifiutava ogni proposta. Era impossibile muoversi».
GLI ANNI ALLA LAZIO – «Magici. Ancora oggi mi fermano per strada e dicono ai figli: “Lui era il portiere della finale del 2013”. Con quella vittoria siamo diventati immortali».
LE CRITICHE E LE BUGIE – «Roma è una piazza complicata. Facevi un errore e ti mettevano in croce. Dicevano che mi sarei depresso di nuovo, inventavano voci su uscite notturne e vizi. Tutte bugie. Ma uno che fa uso di cocaina fa più click di un depresso».
IL RITORNO ALL’OLIMPICO DA AVVERSARIO – «Roma è casa mia. Quelle lacrime furono doverose. Era la prima volta che tornavo all’Olimpico. I tifosi del Genoa non la presero bene e mi diedero del laziale».









































