Juventusnews24
·22. Dezember 2025
Matri sottolinea: «Lavoro di Spalletti alla Juve sta passando sotto traccia. Ha responsabilizzato i giocatori e aiutato la società così»

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La risalita della Juventus nelle gerarchie del campionato non è più un caso isolato, ma il frutto di una metamorfosi profonda impressa dalla guida tecnica. Durante la trasmissione 4-2-3-1 su Dazn, l’ex attaccante bianconero Alessandro Matri ha analizzato con entusiasmo l’impatto di Luciano Spalletti, sottolineando come il tecnico sia riuscito a restituire autorevolezza a un ambiente che appariva in difficoltà.
Secondo Matri, il merito principale dell’allenatore toscano risiede nell’aver ridato centralità alla squadra e alla società, costruendo un’identità tattica precisa che si riflette nei risultati. La striscia di sei vittorie nelle ultime sette partite è il segnale inequivocabile di una ritrovata solidità, supportata da scelte di formazione sempre più definite e coraggiose.
Queste le parole di Alessandro Matri durante il suo intervento: «Credo ci sia grande merito della Juventus comunque perché la prestazione è stata molto positiva. Secondo me, lo dicevamo anche nella puntata scorsa, sta passando un po’ sotto traccia il lavoro di Spalletti, sei vittorie su sette non è roba da poco. Secondo me ha responsabilizzato i giocatori, ha dato un’identità forte, ha dato un’importanza anche alla società che sembrava che la Juventus fosse diventata una società fragile, invece ha rimesso al centro la squadra. E secondo me sta anche dando forma agli 11 titolari, sta scegliendo sempre di più gli 11 titolari e sabato una scelta importante è stata il ritorno di Bremer. Abbiamo capito chi è uscito dalla scacchiera perché ci domandavavamo con il rientro di Bremer se a centrocampo fosse tornato Koopmeiners o no, sta dando certezze e sta dando identità e stiamo rivedendo uno Spalletti che avevamo lasciato».
L’analisi si sofferma in particolare sulla gestione dei rientri eccellenti, come quello di Bremer nella sfida contro la Roma, che ha permesso di chiarire meglio le gerarchie in campo e il ruolo di giocatori chiave come Koopmeiners. La Juventus di oggi appare come una macchina oliata dove ogni tassello sta tornando al proprio posto, ricalcando le orme dello Spalletti migliore ammirato in passato. La ritrovata capacità di responsabilizzare il gruppo sembra essere la chiave di volta per una stagione che, dopo un avvio incerto, vede ora i bianconeri pronti a dare battaglia per le posizioni che contano.









































