Matthaus rivela: «Su di me anche la Juventus. Ecco cosa mi ha convinto a scegliere l’Inter» | OneFootball

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·11. Oktober 2025

Matthaus rivela: «Su di me anche la Juventus. Ecco cosa mi ha convinto a scegliere l’Inter»

Artikelbild:Matthaus rivela: «Su di me anche la Juventus. Ecco cosa mi ha convinto a scegliere l’Inter»

Matthaus rivela un clamoroso retroscena sul suo arrivo all’Inter. L’ex campione del mondo ne ha parlato al Festival dello Sport di Trento

Lothar Matthäus, leggenda del calcio tedesco, ha raccontato i retroscena del suo arrivo all’Inter durante il Festival dello Sport 2025 a Trento. L’ex campione del mondo ha parlato della sua decisione di unirsi ai nerazzurri, della sua esperienza in Italia, della maglia numero 10 e del percorso che ha portato l’Inter a vincere lo Scudetto nel 1989.

SUL SUO APPRODO ALL’INTER«Trapattoni mi ha convinto. Non c’era solo l’Inter, ad esempio la Juventus era interessata a me, ce ne erano tantissime di squadre sulle mie tracce. Ma Trapattoni per me era quello che ha lottato davvero per avermi nella sua squadra».


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SUI TIFOSI DELL’INTER E LA NUMERO 10«I tifosi dell’Inter ci hanno dato un’enorme energia, erano il nostro dodicesimo uomo. Quando sono arrivato nel ’98 abbiamo scritto la storia, i fan non lo dimenticano. Avere la 10 di questo club è stato speciale, perché giocavo in un periodo in cui quel numero lo avevano Platini, Zico, Maradona e questi giocatori qui».

SUL CONTRIBUTO DEI TEDESCHI ALL’INTER«Non eravamo i primi tedeschi, ma per rispondere probabilmente abbiamo portato la fiducia in noi stessi, che avevamo dal Bayern, una squadra abituata a vincere titoli. Ero fiero di arrivare per portare anche fame di vittoria».

SULLA PARTITA CONTRO IL BOLOGNA«Ricordo una partita in particolare contro il Bologna, eravamo primi in classifica. Arrivò il capitano, Bergomi, un Campione del Mondo. Mi disse: ‘Sarei felice di un pareggio visto che è un campo difficile?’. Io gli dissi di no, che non dovevamo accontentarci e che volevo vincere 4-0. Alla fine abbiamo vinto 6-0».

SULL’ADDIO ALL’INTER«Nel ’92 ho avuto una rottura del crociato anteriore, contro il Parma. Subire questo infortunio è molto pericoloso per un calciatore e può influire sulla carriera. Sono stato operato, ma al mio ritorno vidi come stavano cambiando tante cose. Per esempio era cambiato l’allenatore. E io riflettevo sul fatto che anni prima Trapattoni aveva lottato per avermi, invece dal nuovo allenatore non ricevetti nessuna chiamata».

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SULLE SUE EMOZIONI DURANTE LA SEMIFINALE CONTRO IL PSG«Ho sofferto, il PSG ha meritato di vincere, ma l’Inter penso che possa sentirsi orgogliosa per come è arrivata fino a lì, con quella semifinale contro il Barcellona».

Tanti i personaggi del mondo del calcio che hanno parlato in queste ore nell’evento. Tra i quali anche Capello e Mancini che hanno infiammato il dibattito su Calciopoli.

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