Mkhitaryan sulla stagione dei nerazzurri: «Abbiamo iniziato non male. Direi che potevamo iniziare anche meglio…» | OneFootball

Mkhitaryan ed il bilancio sulla stagione e il lavoro sotto la diligente guida di Cristian Chivu. Le parole del centrocampista armeno

Nel corso di una lunga intervista concessa a Cronache di Spogliatoio, Henrikh Mkhitaryan ha toccato numerosi temi legati all’attualità dell’Inter, ripercorrendo il finale della scorsa stagione, l’impatto di Cristian Chivu sulla squadra e il percorso intrapreso dai nerazzurri in questa prima parte di campionato. Parole lucide, profonde, che raccontano il momento del gruppo e la sua visione da leader esperto.

L’INIZIO DI STAGIONE – «Abbiamo iniziato non male. Direi che potevamo iniziare anche meglio, ma stiamo facendo il nostro percorso, quello che vogliamo. Ovviamente siamo a metà strada, bisogna finire il campionato e solo alla fine si potrà parlare della posizione in classifica e se abbiamo raggiunto i nostri obiettivi. Come sapete, però, l’Inter lotta sempre per gli obiettivi più alti».

LA STAGIONE PASSATA E LA DELUSIONE – «Non bisogna dimenticare il percorso che abbiamo fatto e quella stagione lunghissima. Abbiamo lottato per tutti gli obiettivi fino in fondo, giocando più di 60 partite. Dopo la sconfitta in Champions eravamo mentalmente giù, è normale nel calcio, ma non potevamo restare così».

L’IMPATTO DI CHIVU – «Chivu ha preso la squadra in un momento non facile, ma ci ha dato tanta fiducia ed energia per dimenticare quel giorno e pensare alla stagione davanti a noi. Ci ha cambiato un po’, ora quella partita è alle spalle e guardiamo solo alle prossime».

LA FORZA MENTALE – «Nel calcio un giorno stai bene mentalmente e il giorno dopo sei giù. Dopo quella sconfitta tutto il popolo interista aveva la testa bassa, ma abbiamo capito che così non si poteva costruire il futuro».

LE PAROLE DELL’ALLENATORE – «Essendo stato un grande calciatore, Chivu sa benissimo cosa stavamo vivendo. Con alcune frasi ci ha dato fiducia, speranza ed energia per essere più forti mentalmente. Ha ragione quando dice che il passato non lo puoi cambiare, puoi solo crearti un bel futuro».

CONTINUITÀ E IDENTITÀ – «Dal primo giorno non ha mai voluto cambiare la squadra. Dopo quattro anni non puoi portare un allenatore e stravolgere tutto. Chivu è intelligente, ha capito cosa fare e cosa non fare, e soprattutto ci ha uniti facendoci credere che insieme possiamo arrivare dove vogliamo».

L’ETÀ E LA MOTIVAZIONE – «Quello che hai fatto ieri non basta nel calcio. Devi dare il meglio ogni giorno. A 36 anni non è facile, ma grazie ai compagni e allo staff sto facendo il massimo per dare ancora il miglior Mkhitaryan possibile».

I RICORDI PIÙ BELLI – «Segnare in una semifinale di Champions contro il Milan è stata una gioia enorme, ma anche il derby che ci ha dato la seconda stella è speciale. Sono partite diverse, con importanze diverse, ma sono tutti ricordi bellissimi».