Napoli, Conte: “Prendiamo il secondo tempo di Genova come spunto per migliorare. Quarto posto? Non firmo mai per un traguardo minimo…” | OneFootball

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·28. Dezember 2024

Napoli, Conte: “Prendiamo il secondo tempo di Genova come spunto per migliorare. Quarto posto? Non firmo mai per un traguardo minimo…”

Artikelbild:Napoli, Conte: “Prendiamo il secondo tempo di Genova come spunto per migliorare. Quarto posto? Non firmo mai per un traguardo minimo…”

L’allenatore del Napoli, Antonio Conte, terrà una conferenza stampa oggi, 28 dicembre, alle 14:30 presso il centro sportivo di Castel Volturno. L’obiettivo sarà presentare la partita contro il Venezia, che si disputerà domenica 31 dicembre alle ore 15:00 presso lo stadio Maradona. Nella conferenza, Conte parlerà delle condizioni della squadra, degli aggiornamenti sugli infortuni e delle aspettative per la sfida contro il Venezia, un match che potrebbe essere cruciale per le ambizioni del Napoli nella stagione.

Napoli, Conte: “Prendiamo il secondo tempo di Genova come spunto per migliorare. Quarto posto? Non firmo mai per un traguardo minimo…”

Prima della conferenza di Conte, prende parola il responsabile della comunicazione Lombardo: “Volevo esprimere, a nome della SSC Napoli, vicinanza alla collega Cecilia Sala”


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Conte: “Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, pensando al primo tempo di Genova. Abbiamo lavorato, analizzato la partita, tutti i novantacinque minuti. Prendiamo il secondo tempo di Marassi come spunto per migliorare. Se firmo per essere tra le prime quattro? Non piace mai firmare per traguardi minimi, chi mi conosce lo sa bene, ognuno di conosce i propri obiettivi. Non firmerei mai per un traguardo minimo, dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo. Abbiamo fatto 38 punti che sono tanti considerando quale è stata la nostra partenza. Vogliamo continuare a migliorare, dobbiamo continuare a lavorare con voglia e abnegazione”.

“Un primo bilancio sul Napoli? Speriamo di chiudere il 2024 regalando un’altra gioia ai tifosi e noi stessi. Sono stati 5 mesi molto intensi, sono mesi che sono stati vissuti a manetta, ambiente bellissimo e passionale, è inevitabile che allenare una piazza ti dà tanto, ma al tempo stesso è una piazza molto impegnativa. Sono molto contento di essere qui, il nostro obiettivo sarà quello di non avere nessun rimpianto. Dobbiamo uscire dal campo con la sensazione di aver dato tutto”.

“Su Neres e Kvara insieme ti dico che tutto è possibile. Qualunque calciatore può far parte degli undici iniziali del Napoli, poi c’è l’equilibrio e dipende anche dalla squadra che affrontiamo. Squadre difensive o offensive… insomma ci sono tante valutazioni da fare nella scelta degli uomini. Parliamo comunque di calciatori che possono determinare in una partita: finora abbiamo sempre visto Matteo e Khvicha, poi con David… prima o poi arriverà anche il momento in cui vedrete David e Khvicha. Questo non significa bocciatura per nessuno. Ieri Politano ha avuto un problema intestinale ma oggi si è allenato, valuteremo attentamente”.

“Venezia? Le insidie maggiori sono diverse. Essendo l’ultimo dell’anno si potrebbe avere ancora la testa ai festeggiamenti e questo non lo accetterei per nessun motivo. Dopodiché si può pensare che il Venezia sia da sottovalutare, ma hanno i loro concetti che abbiamo studiato. Hanno fatto due partite importanti di cui una contro l’Inter che fanno sì che sia una squadra da rispettare, dovremo stare attenti.”.

“Tre squadre per lo Scudetto? Non è ancora finito il girone d’andata, mi sembra azzardato dirlo. Ci sono ancora 63 punti a disposizione, è prestissimo. Noi dobbiamo avere l’obiettivo di fare punti in tutte le partite, vogliamo continuare a crescere”.

Più minuti come il primo tempo di Genova: “L’obiettivo è proprio di allungare il minutaggio ad alta qualità. Quello che noi dobbiamo percepire in ogni momento è il tipo di partita si sta giocando e che partita ci viene richiesto di giocare. Dobbiamo migliorare su quello, perché a volte quando lo spartito cambia in corsa non riconosciamo sempre che qualcosa si sta modificando. Dobbiamo migliorare sull’adeguarci a questo, fa parte del lavoro che stiamo facendo. A volte non leggiamo certe situazioni, ma i miei ragazzi hanno un’incredibile applicazione, quindi è un aspetto migliorabile.” Media punti invidiabile contro le “piccole”. “Incrocio le dita (ride ndr) pur non volendo essere scaramantici. È normale che quando incontri squadra sulla carta inferiori a te la partita devi vincerla, altrimenti significa che hai mancato di qualcosa. Quando incontri squadra di pari livello o superiori è anche accettabile non raccogliere niente, pur dando il massimo. Le squadre di un livello inferiore al tuo, anche se leggermente inferiore, devi batterle. Dipende da te”.

“Lukaku? Romelu è uno dei 21 giocatori che abbiamo e ora è al top. Il fatto è che non è un 9 normale, ha spessore internazionale e il suo curriculum porta ad aspettative importanti sul suo conto che lui deve gestire, continuando a fare quello che sta facendo. Deve sapere – e lo sa benissimo, come lo so io – che ognuno di noi porta con sé delle aspettative e dobbiamo mantenerle. Se in passato hai fatto qualcosa di importante devi cercare di confermarti nel presente e nel futuro”.

“Il mercato di gennaio? Ho già risposto la scorsa volta, è una questione che non affronterò mai. Deciderà il club, l’unica cosa che ho chiesto al club è quella di avere 21 giocatori di movimento, questo numero è importante per quanto riguarda gli allenamenti”.

“Il livello della Serie A si è alzato. Rispetto al campionato inglese, difettavamo in termini di intensità e si è alzata. In più abbiamo l’aspetto tattico, che è nettamente migliore ai campionati esteri. C’è stata una evoluzione, sotto tanti aspetti calcistici, anche a livello di allenatori, di visione del calcio. Lo si vede anche in Europa dove è difficile giocare contro una squadra italiana. I risultati delle italiane parlano chiaro. Sono segnali importanti che devono far capire che in Italia si è andati avanti sotto tanti aspetti. Il campionatao è più bello è difficile. In Europa è difficile affrontare le italiane. Sono contento per il nostro brand. Siamo sempre stati visti come qualcosa da seguire”.

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