Nicolini: «La vittoria con l’Empoli può dare la svolta, dopo la doppietta di Kolo Muani da Vlahovic mi aspetto questa reazione. E sul mercato…» – ESCLUSIVA | OneFootball

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·4. Februar 2025

Nicolini: «La vittoria con l’Empoli può dare la svolta, dopo la doppietta di Kolo Muani da Vlahovic mi aspetto questa reazione. E sul mercato…» – ESCLUSIVA

Artikelbild:Nicolini: «La vittoria con l’Empoli può dare la svolta, dopo la doppietta di Kolo Muani da Vlahovic mi aspetto questa reazione. E sul mercato…» – ESCLUSIVA

Nicolini, ex vice allenatore e dirigente dello Shakhtar Donetsk, ha così parlato in esclusiva a Juventusnews24 del momento dei biancoenri

Torna a vincere la Juve, che dopo un primo tempo sotto le aspettative ribalta l’Empoli e lo travolge per 4-1. Successo che porta la firma dell’attacco, con la doppietta del neo acquisto Kolo Muani e le reti di Vlahovic e Conceicao nel finale a sugellare una vittoria meritata. Di questo, e non solo, ha parlato l’ex vice allenatore e dirigente dello Shakhtar Donetsk Carlo Nicolini in esclusiva per Juventusnews24.

Una rimonta come quella sull’Empoli, ottenuta con voglia e cattiveria, può essere un punto di svolta nella stagione della Juve?


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«Sicuramente sono vittorie importanti, la Juve ha fatto diversi pareggi con grandi prestazioni e altri dove il gioco è mancato, ma a volte anche certi episodi ti bastano per far svoltare le cose. Ieri, avendola recuperata con carattere e coi gol degli attaccanti, può aver sbloccato quel qualcosa finalmente. Potrebbe essere stato un episodio decisivo, una gara che fa girare tutto. I pareggi erano stati un po’ tanti, ma con qualche vittoria in più in quelle partite… La Juventus deve trovare costanza, ma ora anche col mercato di gennaio penso riesca a sistemare qualcosa».

A cosa sono dovuti i troppi risultati altalenanti di questa stagione?

«Un po’ sicuramente, torniamo indietro di 100 giorni, all’infortunio di Bremer che ha condizionato tantissimo. La difesa era un reparto solidissimo, si sarebbe dovuto lavorare solo sul fare gol. Questo tipo di infortunio ha fatto si che giocassero giocatori non nei loro ruoli. Poi sono mancati un po’ i risultati, forse perchè la rosa era un po’ corta a livello numerico prima. Ora tutti, più o meno, giocano nel loro ruolo e cosa fondamentale c’è anche un vice Vlahovic. Tutte queste cose hanno fatto si che non trovasse costanza di prestazioni e di risultati, magari anche per inesperienza. E’ vero che è una Juve giovane rispetto al passato, ma la squadra c’è, il talento anche e se trovano continuità possono togliersi soddisfazioni e centrare il traguardo Champions League che credo sia l’obiettivo che si sono prefissati».

Qual è il suo personale bilancio sul lavoro fatto fin qui da Thiago Motta?

«Per me comunque sia si tirano alla fine le somme, ma per ora è un bilancio positivo perchè la Juve ha intrapreso una rivoluzione e ci vuole tempo. Forse ci sta mettendo un po’ troppo a far rendere chi è arrivato durante il mercato estivo e i troppi infortuni iniziali sono dovuti in parte anche a qualcosa che non ha funzionato nello staff. Ma il tipo di gioco, la consapevolezza e la nuova strada intrapresa al momento sono note positive per il futuro. Manca qualche vittoria, altrimenti la Juve sarebbe in linea con quello che ci si aspettava a inizio stagione. Poi, se va avanti anche in Champions, credo che per la squadra di Thiago Motta si possa considerare una stagione positiva».

Quelli di Kolo Muani sono gol che pesano su Vlahovic? Per un attaccante è uno stimolo in più vederne un altro che segna o magari un ostacolo?

«Spero sia uno stimolo in più per fare meglio. A me Vlahovic piace, ma con il fatto che non aveva concorrenza prima non ha reso per quello che noi ci attendiamo. Qualche problema c’è, anche prima dell’arrivo di Kolo Muani qualche panchina l’ha fatta. Qualcosa che non ha girato con lo staff c’è. Ora che c’è un’alternativa, e non Nico Gonzalez che non è una vera punta, un grande giocatore di carattere deve reagire e far vedere il suo vero valore, quindi la concorrenza credo sia positiva. Poi una società come la Juventus, che lotta per certi obiettivi, su più fronti, penso debba avere in ogni ruolo più giocatori importanti. Non possono non esserci sostituti di livello, non può capitare, perchè quella volta che ti manca il titolare è un problema».

Qual è in generale il suo giudizio sul mercato invernale della Juventus?

«Kolo Muani è un gran colpo, serviva qualcuno in quella posizione visto che non stavano arrivando i gol. E’ un acquisto azzeccato. Sugli altri mi stupisce la tempistica, ci hanno messo un mese per prendere dei centrali. Io capisco che non sia semplice fare mercato, ma Bremer si è fatto male a ottobre, all’apertura del mercato un centrale doveva essere già a disposizione del mister, mentre invece arrivano solo ora. Visto cosa è successo quest’anno con i nuovi acquisti speriamo non ci mettano tanto tempo ad integrarsi. Alberto Costa è una scommessa, gli altri non sono espertissimi e vengono da un altro campionato dal punto di vista tattico, se è vero che hanno qualità bisogna sperare che riescano da subito a mostrarla. A livello numerico la Juve, con questi acquisti dietro, è più coperta e anche i centrocampisti giocano nel loro ruolo e pensano maggiorment a creare gioco. Dovrebbe il tutto rendere più facile la situazione».

Fiore all’occhiello dello scorso mercato estivo era stato Teun Koopmeiners, che però ha trovato ben più di una difficoltà fino ad ora. Si aspettava di più dall’olandese a questo punto della stagione?

«E’ un giocatore importante, lo abbiamo visto lo scorso anno anche se l’Atalanta gioca un calcio tutto suo. Se prendi giocatori a cifre così alte ci si aspettano sempre cose clamorose. Però lui ha iniziato non al massimo, ha iniziato non giocando sempre nel suo ruolo e la Juve stessa davanti non girava benissimo. Lui sa arrivare molto bene da dietro, ma se la squadra non crea non è quello che con la palla al piede ti fa il numero. E’ bravo a inserirsi, a buttarsi dentro, ma per il resto ci sono state tante coincidenze sfortunate. Per questo non ha fatto vedere tutto il suo potenziale che si esalta in un certo tipo di gioco».

In Champions la Juve è attesa da un doppio confronto con il PSV ai playoff. Cosa dobbiamo aspettarci secondo lei?

«Una partita non semplice, il PSV è una buona squadra, abbastanza esperta, che fa la Champions da più anni e quindi è una partita aperta. Secondo me la Juventus ha tutte le possibilità per passarem perchè nella rosa è più forte del PSV, ma deve non fare errori, deve essere concreta e costante nelle due partite. Se vogliamo dare delle percentuali per me la Juve ha un 60% di possibilità di passare il turno e penso abbia motivazioni importantissime per farlo. Oltre a essere importante per quest’anno lo è anche per l’anno prossimo, per il discorso di avere 5 squadre italiane in Champions. La Juve punta ai primi quattro posti, ma anche un quinto potrebbe essere d’aiuto. Credo la squadra di Thiago Motta lo affrontrà nella maniera giusta, non giocando come fatto invece contro il Benfica. Credo abbia le possibilità per passare».

Allargando il discorso alla lotta Scudetto, secondo lei chi lo vince questo campionato?

«Abbiamo visto che le prime tre ieri hanno pareggiato, ma è un discorso chiuso tra loro perchè, per motivi vari, Milan e Juventus sono rimaste staccate, tagliate fuori subito. Non credo poi che la Lazio e le altre possano rientrare. Il Napoli non ha le coppe da giocare e ha un vantaggio, l’Inter ha una rosa molto ampia e credo resti la favorita per la vittoria finale, mentre l’Atalanta ha in queste due o tre giornate la possibilità di rientrare un attimo in corsa, perchè le altre hanno un calendario un po’ più difficile. Non avendo però fatto mercato l’Atalanta per infastidire le prime due, credo la lotta Scudetto sia ad appannaggio di Napoli ed Inter».

Chiudiamo con una domanda sulla Nazionale: possiamo guardare con fiducia al futuro dopo gli ultimi risultati ottenuti dagli azzurri?

«Dobbiamo pensare che siamo l’Italia. In questi anni purtroppo ci sono stati troppi episodi, troppe partite sbagliate che hanno minato il nome Italia, ma credo il campionato abbia dato risposte importanti a Spalletti. Avere il capocannoniere della Serie A, una punta che fa gol, è importante. Avere giocatori che fanno prestazioni buone, e di conseguenza una scelta più ampia rispetto a qualche tempo fa, credo ci possa fare bene. Manca ancora secondo me, rispetto alle altre, qualche giocatore di valore assoluto. Non ci sono i fuoriclasse che hanno altre Nazionali, ma mi sembra un gruppo importante».

Si ringrazia Carlo Nicolini per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

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