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·6. Juni 2025
Paganini: «Tudor resterà al 90%, ecco chi è il favorito per il ruolo di DS. Sul futuro di Vlahovic e Kolo Muani…» – ESCLUSIVA

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·6. Juni 2025
In esclusiva a Juventusnews24.com è intervenuto il noto giornalista Rai Paolo Paganini. Ecco le sue dichiarazioni sul calciomercato, dai nomi più caldi del momento alla sfida per la qualificazione Mondiale, Norvegia-Italia.
Chi secondo lei ha più chance di rivestire il ruolo di direttore sportivo della Juventus tra Massara, profilo europeo dalla spiccata autorevolezza, Diego Lopez, spagnolo in forza al Lens nonché profilo emergente del calcio internazionale, e ultimo ma non per importanza Salihamidzic con un passato al Bayern Monaco e soprattutto in bianconero?«Io direi che ad oggi, secondo me, quello che ha più possibilità è Massara perché comunque conosce bene Comolli, è comunque un profilo, come dicevi anche tu, a livello europeo, conosce il calcio italiano ed è uno che – lo abbiamo visto anche al Milan – sta molto in disparte, lavora ma non lo senti mai praticamente. Come profilo e come stile quindi potrebbe rientrate in questo tipo di ottica juventina. Poi è chiaro che anche Salihamidzic ha buona possibilità, se dovessi dare una percentuale, vedo più in vantaggio Massara».
Cosa ha spinto secondo lei Elkann a virare su Comolli?«Io sinceramente anche su Twitter ho espresso un po’ di perplessità, non tanto per la figura di Comolli, quanto per la linea che viene data su – ma non solo dalla Juventus – ormai in generale anche da altre società di affidarsi a dirigenti stranieri. Ora con tutto il rispetto ma credo che, voglio dire, anche la storia lo dice, non è che i rigenti stranieri che sono venuti in Italia abbiano portato chissà quali novità, innovazione o risultati che poi sono quelli che contano. Evidentemente la linea, l’idea di Elkann è quella di cercare di dare una svolta generale e quindi di cambiare pagina facendo in qualche modo crescere, diciamo così, un dirigente come Chiellini che esprime al 100% la juventinità e avere un respiro internazionale. Che poi sia una scelta in qualche modo giusta lo diranno i risultati perché comunque due anni fa la Juventus era andata forte su Giuntoli, fino a poco tempo fa, anche per il lavoro che aveva fatto, sia in termini finanziari e tutto il resto, godeva ancora della stima della società; evidentemente quindi Elkann ha voluto dare una nuova impronta, più, chiamiamola europeista, vediamo se nel calcio questo tipo di soluzione porta a dei risultati immediati perché la Juventus sono un po’ troppi anni non vince qualcosa di importante al di là della Coppa Italia».
Pensa che Comolli possa esportare un “modello Tolosa” e, se sì, quanto è replicabile in un club come la Juventus?«Intanto voglio dire, ora con tutto il rispetto del Tolosa, non lo si può paragonare alla storia e a quello che ha fatto a livello italiano e internazionale la Juventus. Diciamo più che modello Tolosa, magari un modello Arsenal visto che la sua scuola è quella, per cui diciamo che potrebbe portare questo tipo di linea, di mentalità. Ci sono un po’ di perplessità legate proprio a questo discorso qua, il calcio italiano è molto particolare e quindi mi aspetto che ci sia una struttura che parta da Comolli però che abbia un punto di riferimento importante nel direttore sportivo facendo crescere appunto come esperienza Chiellini».
Secondo lei la società confermerà in panchina Tudor o la tentazione di cambiare è ancora forte in casa bianconera?«Secondo me Tudor al 90% resterà sulla panchina della Juventus e quindi proseguirà lui. L’unica variante potrebbe essere rappresentata dal Mondiale per Club, a meno di clamorosi tonfi nella competizione sia a livello di risultati sia a livello di gioco, allora la Juventus secondo potrebbe in considerazione l’ipotesi di cambiarlo tenendo anche presente che non è che ci siano tutte queste grandi alternative in giro. Di conseguenza io credo che Tudor rimarrà sulla panchina della Juventus».
David – Juventus: quante chance ci sono secondo lei che il canadese vesta i colori bianconeri?«Lui è un giocatore che è seguito anche da altre società, in Italia dal Napoli e dall’Inter quindi c’è già una concorrenza molto forte. Poi mi sembra di capire che la Juventus ha due problematiche: la prima è quella di vendere e non svendere Vlahovic e la seconda – visto che ha avuto anche un buon rendimento – sicuramente è quello di ottenere un prestito bis di Kolo Muani. Dopodiché una volta che arriva la cessione di Vlahovic e hai il prestito di Kolo Muani in tasca, puoi ragionare andando a prendere una prima punta forte; che poi sia lui o un altro questo lo deciderà un po’ anche il nuovo allenatore. Secondo me è una decisone che verrà presa dopo il Mondiale per Club».
Separazione certa tra Vlahovic e la Juventus?«A oggi non ci son stati segnali di rinnovo del contratto, perché va a scadenza l’anno prossimo Vlahovic. Ha un ingaggio molto importante, il suo rendimento – sia con Allegri che con Thiago Motta – diciamo non è stato all’altezza dei soldi che sono stati investiti e dell’ingaggio che gli è stato dato per cui credo che la linea della Juventus sia quella di cederlo. Altrimenti se tu ci credi ancora su un giocatore del genere, le trattative per il rinnovo dovevano iniziare prima e questo non è avvenuto. Mi sembra che sia anche un segnale chiaro che la Juventus abbia altri obiettivi».
Antony – Juve: primi contatti per l’esterno offensivo del Manchester United. Quanto può incidere il suo profilo sulla qualità della squadra?«Sicuramente stiamo parlando di un giocatore di livello internazionale, importate. Mi sembra che comunque – se, come sembra, rimarrà Tudor – ha già un po’ le idee chiare su chi puntare. Si parla di nuovo ad esempio di Ndoye cioè quindi da questo punto di vista la Juventus ha fatto già cassa con il discorso dell’ingresso in Champions, dei soldi che prenderà dal Mondiale per Club, ci saranno appunto delle cessioni tipo Vlahovic quindi hai un tesoretto abbastanza importante per poter andare poi a rinforzare soprattutto l’attacco che sarà la priorità per quanto riguarda il mercato della Juventus».
Al netto del tentativo della Juventus di prolungare il prestito di Kolo Muani in vista anche del Mondiale per Club, vale la pena secondo lei acquistarlo definitivamente?«Quando tu vai a trattare col Paris Saint-Germain non è facile. Il Paris Saint-Germain lo aveva pagato 95 milioni di euro dall’Eintracht quindi stiamo parlando di un giocatore che ha un valore importante, credo che la linea della Juventus sia quella – visto che comunque secondo me ha fatto bene Kolo Muani – di ottenere un altro prestito per un altro anno dopodiché magari ragionare in un’ottica di acquisto e può essere secondo me la linea più giusta».
Se fosse un dirigente della Juventus su chi punterebbe in questa sessione di mercato?«I nomi sono un po’ già stati fatti, voglio dire quello di Ndoye per l’esterno, quello di David per l’attacco. Secondo me sono alla ricerca anche di un centrocampista importante, Giuntoli aveva avviato le trattative per Tonali quindi comunque sia diciamo che la Juventus andrà a rinforzarsi in quei settori lì con quel tipo di giocatori lì».
Norvegia – Italia: chi è la favorita?«L’Italia ci arriva in un momento particolare con tanti infortuni quindi deve trovare delle motivazioni, che ci sono, forti e deve esserci il gruppo che trascina. Speriamo che sia così perché è chiaro che il pericolo numero uno è Haaland e di conseguenza, sulla carta, diciamo che vedo più favorita la Norvegia ma per la situazione contingente legata al fatto che l’Italia ha tanti giocatori comunque importanti che sono infortunati. Però io ho fiducia in Spalletti e spero che comunque riesca a dare quelle motivazioni a chi andrà in campo per poter in qualche modo arrivare a una qualificazione».
Si ringrazia Paolo Paganini per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista (Appuntamento con lui tutti i lunedì sera, a mezzanotte circa, con #Nonsolomercato in onda su Rai 2. Conduce Paolo Paganini).