Calcio e Finanza
·17. April 2025
Parma, il rosso cala a 60 milioni nel bilancio 2024: la strada verso l’equilibrio tra Serie A e player trading

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·17. April 2025
Il Parma ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2024 con un rosso pari a 63,2 milioni di euro, in miglioramento di circa 17 milioni rispetto al precedente esercizio (pari a un miglioramento del 21% nel risultato netto). Un miglioramento in particolare spinto dalla promozione in Serie A, che ha avuto impatto sul secondo semestre (nel bilancio al 31 dicembre 2024 sono infatti compresi sei mesi di Serie B e sei mesi di Serie A) con ricavi che sono così passati da 28,9 a 41,5 milioni di euro. In calo invece, i costi, scesi da 109,2 a 105,8 milioni di euro.
Il patrimonio netto invece è positivo per 18,7 milioni di euro «in ragione della consistenza patrimoniale di inizio periodo e della conversione in capitale, pari a Euro 63,7 Milioni, effettuata nel corso dell’esercizio da parte della controllante Krause Group Italia a favore della Società. Tale apporto di capitale ha più che controbilanciato il risultato del periodo», spiega il club in una nota. Nel corso del 2024, la proprietà Krause ha versato 31,3 milioni di euro, con ulteriori 10,7 milioni a titolo di finanziamenti soci infruttiferi e postergati versati dopo la chiusura dell’esercizio, portando la cifra complessiva degli investimenti del Gruppo Krause a 413,5 milioni, comprensivo dell’importo convertito in capitale, pari a 377,3 milioni.
Entrando nel dettaglio, il fatturato è passato da 28,9 a 41,5 milioni, con una crescita pari al 43%. In particolare, la voce con maggiore impatto è stata quella relativa ai ricavi da diritti tv, pari a 16,6 milioni di euro, seguita dai ricavi commerciali e pubblicitari pari a 9,3 milioni di euro.
I ricavi voce per voce:
I costi nell’esercizio al 31 dicembre 2024 sono passati da 109,2 a 105,8 milioni di euro, con una contrazione pari a circa il 3%. La voce maggiore è quella relativa ai costi per il personale, pari a 49,4 milioni di euro (43,9 milioni nel 2023), seguita da ammortamenti e svalutazioni per complessivi 26,9 milioni di euro.
I costi voce per voce:
Al 31 dicembre 2024 il club gialloblu aveva debiti per complessivi 86,6 milioni di euro, di cui tuttavia oltre 40 milioni di debiti verso il gruppo Krause (che potranno essere ulteriormente convertiti in capitale in caso di necessità come già accaduto nel corso degli ultimi anni). L’indebitamento finanziario è pari a zero, con un l’indicatore di liquidità pari a 1,2, ovverosia ben al di sopra dell’0,7 richiesto dalla FIGC per la Serie A.
Guardando al 2025, la permanenza in Serie A quindi con effetti sugli interi 12 mesi dell’esercizio dovrebbe portare ad un ulteriore miglioramento di 20 milioni circa sul risultato netto. La ricerca dell’equilibrio economico passa così anche da un player trading attivo, visto che finora è stato caratterizzato quasi esclusivamente da investimenti (nel 2024 investiti quasi 40 milioni in cartellini, di cui 11,9 per Keita dall’Anversa, 8,2 milioni per Suzuki dal Sint-Truiden e 4,8 milioni per Leoni dalla Sampdoria): considerando la presenza in rosa quasi esclusivamente di proprietà e l’età media più bassa del campionato, con un player trading in positivo il club mette nel mirino l’equilibrio economico come target considerato ragionevole.