Perin Genoa, il Grifone non molla la presa: contatti senza sosta con la Juve per cercare di finalizzare l’accordo, c’è un ostacolo da superare | OneFootball

Perin Genoa, il Grifone ha fretta: si cerca l’accordo in settimana, ma i bianconeri prendono tempo per trovare un’alternativa all’altezza

Il mercato dei portieri è pronto ad accendersi con una trattativa che potrebbe cambiare gli equilibri difensivi di due storiche piazze della Serie A. L’operazione Perin Genoa è entrata ufficialmente nel vivo, trasformandosi in una delle priorità assolute di questa finestra invernale. Il club rossoblù, alla disperata ricerca di certezze e leadership tra i pali, ha deciso di accelerare in maniera decisa: stando agli ultimi aggiornamenti forniti dall’esperto di mercato Fabrizio Romano, il Grifone “sta spingendo tanto” per riportare a casa l’estremo difensore di Latina, insistendo ormai da tempo su questa pista che unisce il valore tecnico al legame affettivo.

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L’urgenza in Liguria è palpabile. Il Genoa ha fretta e l’obiettivo dichiarato dalla dirigenza è quello di provare a chiudere il cerchio “già questa settimana”, accorciando drasticamente i tempi per mettere il giocatore a disposizione il prima possibile. Tuttavia, tra la volontà e la firma c’è ancora di mezzo una distanza con la Juventus che, al momento, non è stata colmata. Ad oggi, l’accordo definitivo non c’è ancora. Le parti sono in contatto costante, continuano a lavorare, a trattare, a parlare, ma serve ancora uno sforzo diplomatico ed economico importante per arrivare al traguardo sperato dai tifosi genoani.

Il freno principale alla trattativa non è solo di natura economica, ma soprattutto strategica. La Juventus, prima di dare il via libera definitivo all’uscita del suo affidabilissimo numero 12, deve completare le proprie valutazioni interne con estrema cautela. La logica di Comolli è ferrea: perdere un profilo di tale esperienza impone l’obbligo di individuare e bloccare contestualmente un sostituto di livello, un portiere comunque importante che possa coprire le spalle al titolare senza abbassare la qualità complessiva della rosa.