Calcionews24
·30. Mai 2025
Psg-Inter, Youri Djorkaeff, l’ex dal doppio cuore: «Felice per Mkhitaryan. Sommer e Donnarumma protagonisti. Dembelé? Un problema per Acerbi. E sulla pressione dico…»

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·30. Mai 2025
Oggi sul Corriere della Sera c’è un’intervista a Youri Djorkaeff, “Le Serpent”, artista del calcio francese e figura iconica per entrambe le tifoserie, incarna perfettamente l’attesa per la sfida di domani sera tra Paris Saint-Germain e Inter. Il fantasista, campione del Mondo e d’Europa con la Francia, ha lasciato un segno indelebile in entrambe le squadre. Con il PSG, nella stagione 1995-96, ha trionfato in Coppa delle Coppe, deliziando il Parco dei Principi con la sua classe sopraffina. Subito dopo, è approdato all’Inter, diventando un idolo nerazzurro dal 1996 al 1999, conquistando la Coppa UEFA nel 1998 con giocate memorabili e gol spettacolari. La sua eleganza e la sua capacità di essere decisivo lo rendono il “grande ex” per eccellenza, un ponte ideale tra due club dalla storia prestigiosa pronti a contendersi la Champions League.
LA PARTITA DEL CUORE – «Sì è vero. La qualità del percorso di Psg e Inter è stata incredibile e hanno meritato la finale. È la mia partita del cuore, per quello che ho fatto in campo, ma ancora di più per quello che ho fatto fuori dal campo: due miei figli sono nati a Milano».L’AVEVA PREVISTA A FEBBRAIO – «L’ho detto davanti ai miei amici e tutti hanno sorriso. Ma ero convinto, perché sono due squadre con un gioco forte e un cuore grande. Come l’Inter contro il Barcellona e come il Psg con il Liverpool: sono le squadre più belle».IL PSG HA PIU’ PRESSIONE – «Sì e no. Anche l’Inter ne ha dopo aver perso lo scudetto».PER HENRY L’INTER FA UN “CALCIO FOLLE” – «Quello che mi piace dell’Inter è che è in grado di cambiare il corso del gioco, ha una volontà di ferro».IL PSG NON VINCE IN EUROPA DALLA COPPA DELLE COPPE DEL 1986 – «È incredibile, perché avevamo aperto un ciclo. Anche gli anni del Qatar hanno portato poco: non c’era bisogno solo di grandi giocatori, ma di un grande allenatore come Luis Enrique, che capisse la difficoltà di allenare a Parigi».LAVORA PER LA FIFA – «Il futuro del calcio è in tutto il mondo e noi lo facciamo crescere ovunque: con strutture e competizioni».LA SUA FOTO CON MKHITARYAN BAMBINO – «È vero e sono molto felice per lui e la sua famiglia, gente con dei valori. Henrik porta la bandiera dell’Armenia nel mondo».DONNARUMMA VS SOMMER – «Possono essere i protagonisti. Sommer ha fatto una grande carriera e Gigio ha fatto una seconda parte di stagione che nessuno si aspettava. È tornato fortissimo».CHI CALCIA MEGLIO IN PORTA – «Come gesto, Doué ha la capacità di trovare l’angolo giusto. E poi c’è Dembelé: con lui non si sa mai. Non è il classico centravanti: sarà un problema in più per Acerbi».LAUTARO – «C’è sempre, conosce la sua forza e la presenza nel gioco: può essere davvero la sua finale perché ha la capacità di portare la squadra al top».GLI ULTRAS INTER HANNO PROBLEMI CON I BIGLIETTI – «Da quel che so vale anche per i parigini».
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