Roma, furia Gasperini dopo la Juventus: non solo Ferguson, ecco chi non ha convinto il tecnico | OneFootball

Gian Piero Gasperini non ha usato mezzi termini in conferenza stampa dopo la sconfitta con la Juventus. Ecco a chi si riferiva l’allenatore.

La Roma esce sconfitta dalla sfida con la Juventus per 2-1: i giallorossi non sono riusciti ad allungare sui diretti concorrenti in classifica e hanno perso punti preziosi nella corsa all’Europa. Nel post gara Gian Piero Gasperini è apparso nervoso in conferenza stampa e, senza usare mezzi termini, ha affermato che alcuni calciatori, tra cui Evan Ferguson, non lo stanno convincendo:

“Ferguson? Non mi sta convincendo. Non tanto per la questione tecnica, non si è calato nello spirito. Non solo lui, anche qualche altro nuovo acquisto non l’ha fatto. Preferisco tutta la vita Dybala anche nel ruolo di centravanti, se devo scegliere tra loro meglio tutta la vita Paulo”. 

Parole forti, dunque, che suonano come una bocciatura per l’irlandese, reo di non aver svoltato quello che è uno degli attacchi più sterili del nostro campionato e di non essersi calato nello spirito combattivo delle squadre del Gasp che, addirittura, gli preferisce Dybala nel ruolo di punta che in questa stagione ha svolto con scarsi risultati. Adesso per lui, con il mercato alle porte, si aprono varie strade come il ritorno in Premier; tuttavia non sarebbe l’unico bocciato dall’allenatore, con La Gazzetta dello Sport che ha fatto il punto anche sulla situazione di un altro giallorosso.

Roma, Bailey è un mistero: futuro lontano da Roma?

Leon Bailey, subentrato ieri sera durante il secondo tempo, è stato sostituito dopo appena 20 minuti in campo. Ufficialmente, il tecnico ha spiegato che si è trattato di un problema fisico; tuttavia lo scarso minutaggio accumulato (appena 180 minuti in modo estremamente frammentato) e il mancato inserimento negli schemi tattici romanisti aumentano la sensazione che nel suo futuro non ci sia Roma ma un ritorno in Premier League, vedremo se a gennaio o a fine stagione. Fatto sta che i 22,5 milioni del diritto di riscatto sembrano solo un lontano ricordo.